giovedì, Aprile 25, 2024
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Il prof. Baima Bollone ospite dei Lions a Sirmione. Il volto trasfigurato non è il frutto di un artificio o di combustione I pollini scoperti confermano la sua provenienza da Gerusalemme

La tela della Sindone un tesoro autentico

Era l’ultima prova, quella decisiva, ammesso che ve ne fosse stato bisogno, per confermare l’autenticità dell’immagine umana sulla Sindone. Cade così l’potesi che l’immagine si sia formata per combustione. Il prof. Pierluigi Baima Bollone, massimo esperto mondiale della Sacra Sindone, il lenzuolo che avrebbe avvolto dopo la morte il corpo di Gesù, è soddisfatto per quest’ennesima conferma ai suoi studi ricavata dalla scannerizzazione, ovvero dalla registrazione su matrice elettronica del retro della Sindone. In poche parole, restava ancora in piedi un labile dubbio: se il cadavere fosse stato esposto sul davanti o sul retro. Con questo risultato, ha detto Baima Bollone, ospite del Lions Club di Sirmione e dell’Incres Onlus, si può verosimilmente escludere che l’immagine del cadavere sul telo possa essere stata ottenuta con un artificio. Ed esclude anche la possibilità di ritocchi avvenuti dopo il suo rinvenimento. «E poi il sangue – ha detto ancora lo scienziato – non emerge dall’altro lato, quello esaminato con lo scanner. Sulla Sindone sono state poi trovate tracce di pollini di tre piante che fioriscono soltanto in una ristretta area geografica: quella attorno a Gerusalemme. E ancora – ha proseguito Baima Bollone – gli archeologi tessili hanno potuto dimostrare he il telo apparteneva a un tipo di tessuto proprio dell’epoca e lavorato soltanto con un tipo di telaio esistente nella Valle del Giordano». Attraverso l’illustrazione di fotogrammi, lo studioso torinese ha indicato, con dovizia di particolari, la lunga sequela di elementi che costituiscono l’asse portante dell’autenticità della Sindone. Per esempio, la colatura del sangue, la posizione delle ferite mortali causate dall’inchiodatura delle mani e dei piedi di Gesù: tutte immagini che poi, dal Medioevo in avanti, appaiono su dipinti e su mosaici, quasi che alcuni artisti sapessero dell’esistenza del sacro lenzuolo portato sicuramente dai Templari dalla Palestina. Infine, sul lenzuolo sono state trovate anche tracce di due monetine dell’epoca di Tiberio, imperatore romano nel cui periodo venne crocifisso Cristo: recano la data dell’anno 16 dell’Impero di Tiberio, che corrisponde grosso modo al 30 d.C. anno in cui cioè gli storici hanno fissato la morte di Gesù, nonchè la data: 7 aprile. Baima Bollone, 64 anni, ordinario di Medicina Legale all’Università di Torino, è autore di 130 pubblicazioni scientifiche e di 18 libri tradotti in numerose lingue. E’ stato invitato a Sirmione dal presidente del Lions Club, Crescini, e dal prof. Gian Carlo Quaglia, presidente dell’Incres Onlus di Desenzano, associazione che ha in progetto manifestazioni culturali.

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