sabato, Aprile 20, 2024
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Una convenzione fra il Centro Don Calabria e la onlus «Eos Michele Dusi» per favorire chi ha disabilità

La vela è senza barriere

«Tutti in barca», proprio tutti e per tutta l’estate, perché questo è il senso dell’omonimo progetto ancorato sull’accordo appena siglato tra il «Centro polifunzionale Don Calabria» e l’associazione «Eos Michele Dusi onlus», di Verona, che hanno deciso di agganciare le proprie forze, la propria professionalità e l’anima del volontariato organizzando una serie di uscite per persone con disabilità a bordo delle barche di «Eos» attraccate al Circolo nautico Brenzone nel porto di Castelletto.Come da convenzione, le due parti si rivolgono agli utenti dell’area riabilitativa del «Don Calabria» «con l’obiettivo di insegnare i fondamenti della navigazione a vela, fare uscite in barca allo per mettere in pratica quanto insegnato, formare equipaggi che sperimentino l’importanza dei ruoli e del lavoro di gruppo».È a Castelletto, alle falde del Baldo, e in faccia alla roccia scoscesa della sponda bresciana, che sono attraccate il Proteus 90 «Eos» e il barchino «Emozioni», sempre di «Eos», predisposte per accogliere disabili che già negli anni scorsi hanno capito quanto bello è e quanto bene fa stare a contatto con la natura, veleggiando sull’acqua, lasciandosi cullare dalle onde. Il progetto prevede per ora 15 uscite, che si terranno ogni martedì fino al 30 settembre, la prossima è proprio oggi.Si parte alle 13 dal «Centro polifunzionale Don Calabria», rientrandovi verso le 19, senza problemi di trasporto poiché Brenzone si raggiunge sulla Fiat Marea del «Don Calabria».Le uscite, a scopo fondamentalmente riabilitativo e sociale, saranno di gruppo sul Proteus 90, che può ospitare fino a quattro persone con disabilità, e darà poi modo ai più interessati e volenterosi di testare l’esperienza acquisita salendo su «Emozioni», nato per la navigazione in solitaria, in coppia e per lezioni individuali con istruttore. Questi due momenti pratici non potranno però prescindere da un primo ed indispensabile periodo di formazione teorica.Perciò il progetto prevede una prima fase didattica durante la quale, con video e lucidi, sarà illustrata la teoria fondamentale per affrontare in barca a vela il Garda. «Abbiamo programmato lezioni sulla meteorologia e la natura dei venti del bacino gardesano, sulle tecniche di bordeggio (ndr la conduzione della barca) , gli strumenti di bordo, l’armatura dell’imbarcazione, la funzione e la regolazione delle vele», spiega il presidente di Eos, Giacomo Murari Dalla Corte Bra’. «Su questo corso si baseranno le uscite in caso di tempo avverso», precisa.

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