venerdì, Aprile 26, 2024
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Ha vinto per «vendetta» e la veterana cala il poker. La bresciana Sbardolini è alla quarta partecipazione

La veronese Penè prima per gli inediti

Forse una serata così l’attendeva da due anni. Di certo da domenica sera una nuova motivazione entra di diritto tra gli input che spingono un giovane cantante a salire sul palco del Festival del Garda. Non solo voglia di emergere, esibizionismo, sfida con se stessi o scommessa. Nell’elenco spicca ora anche la rivalsa o, per dirla con le parole di Silvia Penè, vincitrice della tappa nella sezione inediti, la vendetta . Verso chi o che cosa lo rivela la stessa ventiduenne di Borgo Roma di Verona con l’hobby per la musica ma di professione commessa in un negozio d’abbigliamento del centro di Verona. «Di solito faccio serate nei bar al pari di una collega che so non apprezzare le mie canzoni. Lei due anni fa partecipò e vinse al Festival il premio della critica. Ho pensato che l’unico modo per farle cambiare idea sul mio conto era quello di seguire il suo percorso e mettermi in gioco in una grande piazza, davanti ad una platea esigente e a una giuria popolare ma pur sempre qualificata». Risultato ottenuto, con Silvia che sbaraglia gli avversari e ottiene grazie a Tentazioni , canzone scritta da lei e cantata in inglese, il biglietto valido per il passaggio del turno. Distanziato di cinque punti Davide Tonello ( Non vorrei essere nei panni di Dio ) e a seguire Giovanni Bongiovanni accompagnato al sax da Gabriele ( Solo insieme ). A chiudere la classifica Elisa Chesini di Pescantina ( L’inverno dentro di me ), prigioniera della sua emozione. Corsa solitaria nella sezione interpreti per la veterana Siria Sbardolini, già alla quarta partecipazione al Festival. La studentessa bresciana ha incantato la piazza di Garda, 800 i posti a sedere occupati, con la riproposizione della cover Per dire di no di Alexia. Alle sue spalle il giovane avvocato veronese Stefano Corona, incitato da un chiassoso gruppo d’amici, bravo nel cimentarsi in un pezzo mitico come Smoke get in your eyes dei The Platters. Entrambi passano alle semifinali mentre per la patavina Mariapia Princivalle di Merlara ( Così vivrai di Valeria Visconti) e Silvia Berardo di Castel d’Azzano ( Almeno tu nell’universo di Mia Martini) il sogno di mezza estate è già tramontato . Il Festival del Gar da ha riproposto nel suo complesso un canovaccio ben oliato, 112 le tappe organizzate nel corso di otto stagioni dall’associazione Benacus, per una formula che continua a riscuotere interesse e simpatia da parte di un pubblico eterogeneo. L’attenzione sale con la passerella delle ragazze in gara per il titolo di miss del Garda realizzato in collaborazione con l’agenzia di modelle New Faces e New Planet. Tre le uscite delle ragazze, con picchi d’interesse durante la sfilata in bikini. Prova del nove che ha consentito alla diciassettenne lombarda Francesca Alborghetti di Rovato, premiata dal vicesindaco Giampaolo Rossi, di aggiudicarsi la fascia di miss Garda. Tra gli ospiti della serata, condotta da Tania Zamparo, la più bella d’Italia nel 2000, Greta Cominelli e Susanna Gecchele, reduce dall’esperienza televisiva nel programma di Rai Due Chiambretti c’è.

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