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La vita del burattino di Ivano Rota

I suoi burattini sono tutti di legno, scolpiti e dipinti da lui stesso, di grandi dimensioni secondo la tradizione bergamasca. E Truciolo, garzone di bottega nato nel 2000, adottato da Cantù come burattino della città, è oggi l’interprete delle storie e delle leggende della Brianza e del lago di Como. Ivano Rota, burattinaio, scultore, pittore e scrittore, conduce martedì 8 agosto all’ex casa Collini (accanto a Palazzo dei Panni) ad Arco il laboratorio-dimostrazione per giovani e adulti «La vita del burattino», in cui ripercorre tutte le fasi della nascita di un burattino, dalla costruzione all’animazione. Dalle 9.30 alle 14.30; partecipazione libera su iscrizione (tel. 329 2119161).

Il laboratorio è aperto a tutti, pensato in particolare per insegnanti e genitori, operatori ed educatori sociali.

Ivano Rota

Nei primissimi anni Novanta la passione di Ivano Rota per il teatro e la scultura trova una prima forma concreta nel teatro di figura, in particolare nel teatro dei burattini, con la nascita della compagnia “Teatro dei burattini di Ivano Rota”, che partecipa ai maggiori festival e rassegne d’Italia. Il primo personaggio inventato da Rota, Gnocco, deve il nome al bernoccolo che porta in testa, per il quale è da tutti canzonato. Gnocco è un diverso che, in una società che tende sempre più a uniformare gli individui, vuole urlare la sua diversità, tanto che ce l’ha scolpita addirittura nel… legno. Le maschere, fin dal suo primo esordio come burattinaio, sono una presenza costante negli spettacoli di Ivano Rota, che verso la fine degli anni Novanta decide di creare un proprio personaggio più vicino ancora al suo pensiero, e soprattutto in grado di riprendere le tradizioni della propria terra: la Brianza.

È così che nel gennaio del 2000 viene alla luce Truciolo, eroe popolare, personaggio emblematico di questa terra: il falegname. È il garzone di bottega che tutti possono riconoscere, perché a Cantù come in Brianza tutti hanno avuto un papà, un fratello o uno zio falegname. L’unico sforzo che occorre fare per comprenderlo, è associare l’idea dell’eroe con quella del falegname. I falegnami della Brianza sono stati i veri eroi, quelli che hanno trasformato un mondo fatto di stenti e privazioni, quello della realtà contadina della mezzadria dell’Ottocento, in una società ricca ed efficiente. Oggi Truciolo, le cui avventure sono sempre più numerose e diverse, è conosciuto da ogni bambino della città di Cantù, per i quali non è un burattino di legno ma un personaggio vivo che parla e li fa sorridere.

Negli anni, a Ivano Rota si sono affiancati in baracca prima la moglie Claudia, poi i figli Stefano e Maddalena, quindi anche la più piccola, Elena. Poi i progetti si sono ampliati e differenziati, e si sono aggiunti Monica Cancelier, Fabrizio Biffi e Simona Galli. Più avanti la spalla di Ivano Rota è diventato Nino Franchi, che lo ha aiutato anche nella costruzione di numerose attrezzature di scena. Le musiche di tutti i suoi spettacoli sono di Michele De Duonni. Nel 2002 è nata l’associazione culturale “Teste di legno per il mondo”, un gruppo di amici amanti del teatro e dei burattini, della quale Ivano Rota è presidente. Dal 2006 è socio Unima, l’Unione internazionale della marionetta.

 

L’Ora dei burattini
Dai burattini alle marionette, dal teatro di strada a quello di figura, il tutto con alcune delle compagnie più importanti d’Italia e con burattinai che hanno fatto la storia e altri, molto giovani, che la stanno iniziando. In più, novità quest’anno, uno spettacolo di teatro disegnato. «L’Ora dei burattini» sostiene e valorizza un’arte antica e affascinante, fatta di sapienza e manualità, di passione poesia, lontana dall’odierna tecnologia ma ancora in grado di entusiasmare i più piccoli e i loro genitori. Ogni anno, infatti, il festival richiama un pubblico foltissimo di bambini e di genitori, in media 150 a spettacolo, con punte superiori a 300. Gli spettacoli si svolgono nelle piazze, nei parchi, nei cortili delle scuole e in riva al lago, come tradizione affiancati dai laboratori per bambini e da un laboratorio per giovani e adulti. Tutte le proposte sono a ingresso gratuito e si svolgono anche in caso di pioggia, in una sede alternativa.

La rassegna, promossa dalle Amministrazioni comunali di Arco, Riva del Garda e Nago-Torbole, è curata dall’associazione teatrale Iride e ha il patrocinio di Unima (Unione internazionale della marionetta) e di Unicef (United nations international children’s emergency fund). «L’Óra dei burattini» raccoglie fondi per l’ Unicef, destinati al progetto “Emergenza Italia”, iniziativa di sostegno ai bambini migranti, soli e in pericolo. Collaborano le associazioni Giovani Arco, Gruppo Iniziative Varone, Vivirione e Pro Sant’Alessandro.

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