giovedì, Marzo 28, 2024
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Il livello sui 130 centimetri non è da allarme ma l’amministrazione si trova a fare i conti con diversi danni. Tra i problemi principali la necessità di rifare in parte la posa di tubi sul lungolago a nord di Castelletto

L’acqua alta del lagoerode spiagge e muri

'onda alta del Garda sta erodendo le spiagge e sta danneggiando i muretti di protezione, oltre ai frangi-onda, in diversi tratti delle passeggiate.Non si tratta di una vera emergenza, perché il livello aggiornato a ieri mattina è di 130,60 centimetri sopra lo zero idromerico di Peschiera e quindi sotto alla soglia di attenzione dei 140, ma comunque i danni si cominciano a contare.Poco a nord di Castelletto all'altezza del bivio per salire a Marniga, le spiagge si sono in alcuni casi dimezzate di larghezza. La causa è il forte moto ondoso spinto dal vento costante. Più di tutti è forse il Pelèr, che soffia ogni mattina da nord a sud. Dove prima c'era spiaggia, una sorta di risacca simile a quella marina ha lasciato cumuli di ghiaia o, direttamente, ha rovinato le murature a protezione del collettore o della passeggiata.Ciò avviene in vari punti del capoluogo ma, con maggiore evidenza, subito a nord di Castelletto. Si contano erosioni, piccoli smottamenti dei massi, escavazioni da sotto e da dietro dei frangi-onda non cementati, dove l'acqua si insinua.«In effetti», ha ammesso l'assessore ai lavori pubblici, Davide Benedetti, «l'onda alta sta creando seri problemi, specie nei punti in cui non si trovano muratura o frangi-flutti fissati al suolo. Il vento e l'acqua hanno creato danni ai lavori di posa delle tubature che dovranno contenere i fili elettrici nel tratto di spiaggia a nord dell'abitato di Castelletto, dove si stava procedendo con la messa in sicurezza della spiaggia». In quel tratto oggi molto è da rifare.«Ci siamo già attivati», ha detto il sindaco, Giacomo Simonelli, «e abbiamo chiesto alla di fare un deciso intervento perché il Consorzio del Mincio, l'Agenzia per il Po e l' si accordino per aumentare il deflusso dell'acqua verso le campagne del mantovano».«Lo scioglimento delle nevi e una primavera piovosa potrebbero ulteriormente compromettere la situazione. Solo un livello del Garda più basso può limitare o far cessare l'ulteriore aggravio dei danni».«Il Po, in questi giorni di bel tempo, può tranquillamente smaltire le eccedenze che sono pari a 30- 50 centimetri», chiude Simonelli.Nei giorni scorsi la risposta dalla Comunità del Garda non si è fatta attendere e il presidente Aventino Frau ha scritto: «Ci eravamo attivati anche prima della lettera del comune di Brenzone e, dopo quella, abbiamo ulteriormente sollecitato le autorità».Così, dalla diga a sud del Garda, «dal 23 febbraio e epr alcuni giorni sono defluiti non più 30 ma 70 metri cubi d'acqua al secondo». Ancora Frau: «Alla fine di marzo, comunque, si terrà un convegno, organizzato dal nostro Ente, che affronterà proprio i problemi dei livelli del Garda».Da anni si parla di modificare le regole grazie alle quali si decide di aumentare o diminuire i livelli del .Di fatto, oggi i comuni rivieraschi sono semplici spettatori di quanto accade in casa loro, mentre la regolazione dei rubinetti, nel vero senso del termine, è decisa dall' Agenzia interregionale per il fiume Po. Che però ha sede a Mantova e non ha la percezione esatta di quanto stia accadendo sul lago di Garda. Per questo motivo i livelli vengono regolati spesso in base soprattutto alle esigenze irrigue delle campagne del mantovano, più che riferendosi agli interessi dei paesi che si affacciano sulla riviera del lago di Garda.

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