giovedì, Marzo 28, 2024
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Marco Franchini «vola» in Puglia

L’aeroporto rimane senza il direttore

Marco Franchini, direttore della gestione e dello sviluppo dell’aeroporto D’Annunzio di Montichiari, lascia la società Catullo (che gestisce le strutture bresciane e veronese) per dirigere il sistema aeroportuale della regione Puglia. Il suo incarico è divenuto operativo già dal 1° settembre e l’aeroporto bresciano perde uno dei protagonisti che hanno reso possibile il «miracolo bresciano» di riapertura di una pista che fino al marzo 1999 serviva solo ai voli dell’Aeroclub. Franchini arrivò all’aeroporto Catullo di Villafranca nel 1988 come impiegato, divenendo quattro anni dopo il responsabile delle relazioni esterne e dopo altri due ebbe la responsabilità anche degli affari generali. Ha lavorato a stretto contatto con tre presidenti della società Catullo spa: iniziò con Virgilio Asileppi per proseguire con Massimo Ferro e concludere con l’attuale Fernando Sanson. Nel 1988 i passeggeri transitati nell’aeroporto Catullo di Verona erano 350 mila ed oggi Catullo e D’Annunzio ne raccolgono oltre 2 milioni, il tutto grazie anche alla meticolosa opera del dirigente veronese. «Ho semplicemente raccolto i risultati ottenuti da una grande azienda gestita da consigli di amministrazione attenti e lungimiranti – spiega con modestia Franchini – Il segreto del successo è stato quello di coinvolgere tutte le realtà territoriali attorno all’aeroporto senza che alcuno prevalesse sugli altri ma tutti lavorassero insieme». Oggi la società Catullo ha 350 dipendenti, un indotto di 1200 persone ed un capitale «sociale» enorme: 40 mila indirizzi nel mondo e 10.000 contatti con tour operator, nonché un’alta qualità di servizi riconosciuta dai massimi organi istituzionali e di gestione degli aeroporti europei. Il «D’Annunzio» di Montichiari da parte sua nei primi otto mesi dell’anno, da gennaio ad agosto, ha avuto 186.857 passeggeri con un incremento del 108% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (quando i passeggeri furono 89.667) riguardanti, per la stragrande maggioranza (162.040 passeggeri) voli di linea e charter internazionali. Oltre ai 145.836 passeggeri che in otto mesi hanno usufruito dei voli Rayanair a basso costo per Londra (un successo andato ben oltre ogni previsione), ben 35.212 passeggeri hanno volato con i charter dal D’Annunzio principalmente verso e dalle località estive della Tunisia e del Marocco e dalla Bielorussia per ricevere i bambini delle famiglie colpite dalla catastrofe di Chernobil. Marco Franchini lascia comunque una buona eredità di personale addestrato con i suoi sistemi di efficienza, rapidità e sistematicità ma il suo non sarà un addio dagli scali del sistema aeroportuale del Garda. «Non si tratta di tradire Verona – conclude Franchini – ma di esportare il nostro modello, le nostre capacità, la nostra esperienza e mi piacerebbe che dalla Puglia si guardasse al Sistema del Garda come ad un Hub per andare poi in Europa e così la Puglia può essere un ponte per il Nord Italia verso il bacino del Mediterraneo».

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