Continua questa sera e domani il salotto in piazza Malvezzi, dalle 21.
Un lago di incontri a Desenzano: tanti ospiti per “La Gardesana”
La piazza, da sempre luogo d’incontri e dibattiti culturali, a Desenzano del Garda accoglie il nuovo format “La Gardesana — Un lago di incontri”, talk-show all’italiana, ispirato a trasmissioni storiche come “Maurizio Costanzo Show”. Dal 10 al 13 settembre, ogni sera si parla della “Bellezza” in piazza Malvezzi (Palazzo Todeschini, se piove) per la prima edizione della rassegna voluta dalla Fondazione Desenzano Sviluppo Turistico, con il patrocinio e il contributo di Comune e Camera di commercio.
Un miniciclo a ingresso libero, ogni sera dalle 21, con vari ospiti moderati dal giornalista Giovanni Terzi e accompagnati al pianoforte dal M° Fabrizio Palermo. Come si confà a un salotto culturale. Un’oretta di chiacchiere a cielo aperto: «sulla Bellezza, tema ispiratore dell’evento», spiega Giovanni Terzi, ideatore del format. Come domanda e spunto di riflessione, viene posta l’affermazione del Principe Miskin (da “L’idiota”) di Dostoevskij: “La bellezza salverà il mondo?”
«È il fil rouge di questa edizione: analizzata sotto diversi punti di vista, è una bellezza che può essere riscoperta e ritrovata nelle piccole cose quotidiane, una bellezza in grado di coinvolgere ogni aspetto della nostra vita. Una bellezza che è quella del lago di Garda, luogo magico che da secoli affascina poeti e scrittori, o della parola con i suoi significati mutevoli».
Sulla parola si è concentrato il dibattito di apertura, martedì sera. Un pour-parler tra gli ospiti, giunto al termine malgrado le previsioni meteo, ma senza una reale conclusione. Sul palco, il cantautore e musicista Mario Lavezzi e, anche ideatori dell’evento, la scrittrice desenzanese Camilla Baresani e il giornalista del Corriere della Sera Giuseppe Di Piazza. A sigillo della prima puntata, l’intramontabile “Canzone del sole”, omaggio al grande Lucio Battisti. «È stato il mio maestro», ha detto il cantautore. Dopo aver eseguito a sorpresa la sua versione live, voce e chitarra, di “Angeli Sporchi” (ovvero “Vita” interpretata da Morandi e Dalla), Lavezzi ha voluto rendere omaggio a uno dei ‘padri’ della musica italiana. Tra citazioni, aneddoti, video e alcuni flash ogni ospite si è fatto testimone di una bellezza in continuo divenire. Del resto, citando J.Milton, “La bellezza è la moneta della natura, non bisogna accumularla ma farla circolare”. Come in perenne viaggio sono le parole («incrostazioni di significati», le definisce Baresani) attraverso i secoli, con la loro forza evocativa e i loro cambi di senso, nella bocca o nella penna di chi le usa. C’è chi i termini li ha coniati, nella musica o nella letteratura: Celentano e D’Annunzio ne sono maestri. Emblematico il video del Lonfo di Gigi Proietti. C’è pure chi reinventa, chi attinge dal linguaggio del web o da idiomi stranieri. I neologismi entrano nel quotidiano. Le nuove tecnologie hanno cambiato il modo di scrivere e il peso delle parole, spesso abusate o stropicciate. Dalle lettere all’amata a un sms (o un tweet) la comunicazione è assai cambiata, eppure non c’è parola più eterna dell’amore. E tra un moderno “tvb” e un più classico “ti voglio bene” il pubblico della Gardesana non rinnega la tradizione.
Dopo la parola e la bellezza del male (ieri, con lo psichiatra Massimo Picozzi e l’avvocato Annamaria Bernardini de Pace, lo scrittore Marco Cesati Cassin e il giornalista Gianluigi Nuzzi), restano due serate della Gardesana: “alla ricerca della bellezza” (questa sera) con l’astronauta Paolo Nespoli, Livia Pomodoro, Stefania Rocca, Fabio Novembre, Stefano Zecchi e Carlo Capasa, per finire con la riflessione clou (e l’attesa risposta) “la bellezza ci salverà?” (venerdì 13), insieme a don Antonio Mazzi, Francesca Lancini, Lucio Presta e Umberto Brindani.