Boom di iscrizioni ed è allarme spazi all’istituto Carnacina. Interpellanze al sindaco
L’alberghiero scoppia
È allarme spazi all’istituto alberghiero. Con il prossimo anno scolastico gli allievi dell’istituto «Luigi Carnacina», sede staccata di Bardolino, potrebbero diventare quasi 400, col rischio di arrivare ai doppi turni e di mettere in crisi una struttura che è già distribuita in tre diverse collocazioni: l’interrato della scuola elementare, il ricreatorio e l’oratorio parrocchiali. Sta quindi scoppiando un problema che si trascina da anni. Già nel 1996 l’allora preside, Maria Grazia Lugheri, aveva lamentato la lentezza nel progettare la nuova sede dell’istituto alberghiero. In quell’anno, in cui fu varcata la soglia dei 200, il presideve dichiarava: «E’ importante agire in fretta perchè la struttura odierna è stata pensata come laboratorio per dare una soluzione provvisoria e, dall’anno prossimo, potremmo essere in difficoltà». Poi la scuola prese in affitto dalla parrocchia sempre nuovi locali e venne utilizzato anche palazzo Guarienti. «Ora bisognerà vedere il numero dei promossi e i bocciati per avere dati più precisi», afferma prudente Claudio Zanoni, il delegato del preside, «ma, se le previsioni verranno confermate, già l’anno prossimo potremmo avere seri problemi, soprattutto per quanto riguarda le attività di laboratorio, col possibile ricorso ai doppi turni». Forse nessuno all’inizio avrebbe previsto un simile sviluppo e di certo nessuno avrebbe pensato che l’istituto sarebbe rimasto senza una sede propria per tutto questo tempo. «Sentiamo indubbiamente l’effetto di un’onda lunga che viene dalle classi precedenti», continua Zanoni, «dovuta alla capacità di attrattiva di questa scuola sia nel veronese che nel mantovano. Di certo sarebbe un grosso problema rimanere senza sede ancora per troppi anni». Nel programma delle opere della Provincia, a cui competono le scuole superiori, l’intervento è previsto per il 2004, con un importo di 2.582.000 euro. Cogliendo le difficoltà dell’ambiente scolastico Martina Marconi, capogruppo dell’ «Unione civica di centro-Per Valeggio», ha inviato recentemente al sindaco Fausto Sachetto un’interrogazione nella quale chiede «cosa è stato fatto finora e cosa si intende fare per arrivare alla conclusione dell’opera e le iniziative da porre in essere per avvicinare questo risultato». Sachetto ha risposto ricordato che «in pochi anni sono cambiati quattro-cinque assessori alla Cultura e che la proposta di destinare a sede dell’alberghiero villa Zamboni, dopo un primo momento di interesse, fu bocciata». Sugli sviluppi più recenti Sachetto ha poi osservato: «Ultimamente abbiamo fatto degli altri incontri per approfondire la questione dell’ubicazione, che dovrebbe essere vicino al palazzetto. Adesso la Provincia dovrebbe predisporre un’ipotesi di fattibilità, uno studio di massima o un preliminare con dei costi concreti. A quel punto vedremo come il Comune potrà concorrere, magari fornendo il terreno». Critico sull’operato delle due amministrazioni Sachetto il consigliere Stefano Bertoli, capogruppo dell’ «Ulivo Valeggio»: «In tanti si aspettavano una maggiore attenzione verso l’unica scuola superiore che abbiamo e che bene si armonizza con la vocazione turistica del nostro territorio. Purtroppo, al di là delle parole, questa non c’è stata, visto che non c’è ancora un terreno preciso individuato e viene da sorridere se si pensa che la scuola alberghierà doveva lasciare l’interrato delle elementari dopo due, tre anni». Alessandro Foroni Valeggio . Nei giorni scorsi i ragazzi dell’istituto alberghiero «Luigi Carnacina», sede staccata di Bardolino, sono stati impegnati su due fronti. Infatti mentre a Valeggio i ragazzi delle quinte dei due corsi per «barista-gastronomo» e «responsabile di un centro di produzione pasti» hanno sostenuto la prova d’esame per l’area regionale, alla festa dell’asparago di Arcole una quarantina di loro colleghi allestivano un pranzo completo a base di asparagi. I primi, guidati dallo chef Vincenzo Pedretti e dal docente di sala Marco Ratta, hanno dato prova delle loro capacità deliziando i commensali con un elaborato menù che prevedeva, tra l’altro, un delicato risotto con asparagi e capesante. «Questa prova», ha commentato soddisfatto Claudio Cristofoli, responsabile locale dello Ial Veneto, l’ente che attraverso la sede di Verona segue questo e tanti altri istituti professionali della provincia, «testimonia che molti obiettivi formativi sono stati raggiunti. Questo, assieme ad una forte richiesta nel settore, produce il continuo aumento degli iscritti che si avvicinano ormai a quota 400». Tra le autorità presenti il vicesindaco Franca Benini, l’assessore all’urbanistica Angelo Corradi ed il preside Armando Gallina che, dopo il saluto d’apertura, s’è diretto verso Arcole dove si stava svolgendo il concorso culinario legato alla festa dell’asparago. Alla competizione, che ha visto imporsi per il secondo anno consecutivo l’alberghiero di Montagnana su quelli di Bardolino e Asiago, hanno fatto bella figura anche gli allievi di due classi di sala e cucina del «Carnacina», i quali hanno preparato il pranzo per una settantina di ospiti. «In molti si sono stupiti», ha affermato il docente Christian Isola Casagrande, «che fossimo riusciti ad utilizzare gli asparagi in tutti i piatti, dall’antipasto al dessert, ma soprattutto che questa creatività risultasse gradevole al palato».
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