Ultime ipotesi dell’archeologo Brogiolo sugli scavi di Adelaide ’99
L’antica chiesa del castello rasa al suolo perché ariana
Negava la natura pienamente di vina di Cristo, considerandolo inferiore a Dio Padre. Ario, prete alessandrino, fu il fondatore di una dottrina eretica condannata dal Concilio di Nicea nel 325. Da allora l’arianesimo scomparve progressivamente dall’area dell’Impero Romano. Ma fece proseliti tra i Goti. Una chiesa ariana, costruita proprio dai Goti, c’era anche sul lago. Importantissima: era la chiesa della Rocca di Garda, il centro del potere militare e politico su un ampio tratto di riviera e di entroterra. Le fondamenta dell’antico tempio sono state ritrovate dall’equipe archeologica guidata dal professor Gian Pietro Brogiolo, nell’ambito del progetto di ricerca Adelaide ’99, voluto dai comuni di Garda e Bardolino e dall’amministrazione provinciale di Verona. La chiesa era sul lato orientale del pianoro della Rocca, addossata alla cortina muraria, che faceva corpo unico con l’abside. Fra abside e mura esterne non c’era soluzione di continuità: una struttura inusuale, rintracciabile in pochi altri castelli dell’Italia settentrionale. La costruzione risale almeno al quinto secolo: a consentire la datazione è stato il ritrovamento di una tomba. La sepoltura era all’interno del perimetro dell’edificio, e dunque successiva alla costruzione. Dentro si è rinvenuta una fibula in oro e pietre: di simili se ne conoscono solo altre due, databili fra la fine del quinto secolo e i primi anni del sesto. Dunque, la chiesa è almeno del quinto secolo. Ma quella chiesa ritrovata presentava un mistero. «L’edificio — spiega il Brogiolo — venne raso al suolo. Non ne è rimasta traccia neppure in nessuna documentazione scritta. È strano: di solito le chiese non si demoliscono. Perché questa non è rimasta in piedi? Perché venne distrutta dalle fondamenta?». Su questi interrogativi hanno lavorato Brogiolo e il suo staff. Giungendo a formulare un’ipotesi: quella dell’arianesimo e di una sorta di guerra di religione. «La chiesa della Rocca di Garda — spiega l’archeologo — era nata sicuramente in epoca gota, ed i Goti erano ariani. Possiamo dunque ritenere che quella fosse una chiesa ariana e che la sua distruzione sistematica sia stata eseguita col preciso intento di cancellarne il culto». Nella zona era già diffusa l’ortodossia cristiana, il cristianesimo cattolico. Forse proprio per questo, appena ve ne fu l’occasione, il tempio ariano venne completamente distrutto. Tanto che successivamente, sulle sua fondamenta si costruì un edificio in legno, i segni dei pali di sostegno sono stati ritrovati durante gli scavi. Poteva essere un’abitazione o una stalla. Quando avvenne la devastazione? Forse prima dell’arrivo dei longobardi. «Sulla Rocca — spiega Brogiolo — abbiamo trovato parecchie sepolture, ma nessuna con corredo longobardo. La necropoli longobarda doveva essere sulle pendici orientali, presso la Casa rossa. Perché i longobardi non hanno seppellito i loro morti in chiesa? Perché forse era già stata demolita. Tra il quinto e il sesto secolo vi fu un forte contrasto fra religione cattolica, arianesimo e paganesimo». E forse la chiesa della Rocca fu vittima illustre di questa lotta.