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Rinnovate le cariche della più antica istituzione culturale gardesana. Mongiello alla presidenza. Palazzo Girardi danneggiato dal sisma: sos per i finanziamenti

L’Ateneo conferma il vertice

L’assemblea generale dei soci dell’Ateneo di Salò, che ha sede in via Fantoni, ha rinnovato le cariche per il quadriennio 2007-2010. I membri del precedente direttivo sono stati tutti confermati. Presidente Pino Mongiello, vice Renato Corbelli, segretario Elena Ledda, consiglieri Alfredo Bonomi e Gianfranco Ligasacchi, revisore dei conti Gianni Pollini. Vittorio Pirlo è il presidente onorario.Mongiello, ex sindaco di Salò ed ex numero 1 della Comunità del Garda, ha ricordato le realizzazioni attuate negli ultimi quattro anni. Eccole. Approvato il nuovo statuto con l’acquisizione della qualifica Onlus; riordinato e risanato il patrimonio librario e archivistico, con finanziamenti regionali; effettuata l’inventariazione e la catalogazione informatizzata dei fondi archivistici (incarico affidato a Giuseppina Caldera), delle cinquecentine (1204 volumi), con la stampa del relativo catalogo, a cura di Carlotta Galetti), e del fondo Brunati, di imminente pubblicazione (800 pagine).Sono stati poi acquistati un programma informatico, nuove scaffalature e libri antichi, di interesse benacense, dai Pregliasco di Torino.Non sono mancate le pubblicazioni. Tre volumi delle «Memorie» (2001-02, ’03-04, ’05) e un quarto (2006) in corso di stampa. E ancora: «Santi e tradizioni del Garda» di Attilio Mazza, «La riviera di Salò, pagine di archivio» di autori vari, «La polizza di Antonio Batoli» di M. De Ruitz, «Antonio Duse» di V. Pirlo ed E. Ledda, «Lettere dal Garda» di H.D.Lawrence, «Omaggio a Marco Marzollo» di autori vari, «Le cinquecentine dell’Ateneo di Salò» di C. Galetti.Si è collaborato inoltre alla stesura dei libri «Percezione di un paesaggio», «I segni del sacro» (con la Comunità del Garda) e, col comune, del volume «Tavolette lignee», rinvenute a suo tempo nella Sala dei Provveditori del Palazzo municipale.Di prossima uscita: «Il catalogo del fondo Brunati» di Giuseppina Caldera, «Cittadini illustri nella toponomastica salodiana» di E. Ledda, «Il turismo benacense attraverso le cartoline» di A. Mazza, «Aqua nostra» di autori vari, «Uomini e vicende nel territorio dell’Alto Garda bresciano raccontati per immagini», commissionato dal Parco Alto lago, in collaborazione con il Gal Garda e Valle Sabbia. In fase di avvio «De hortorum cultura» del Voltolina, a cura di P. Belotti e G. Ligasacchi.«L’Ateneo – spiega Mongiello – si è aperto alle istituzioni del territorio, offrendo un servizio di conoscenza del patrimonio librario antico alle scuole di ogni ordine e grado. Già effettuati incontri di lavoro con classi delle elementari e delle superiori».«La nostra biblioteca – precisa Mongiello – è aperta quattro giorni alla settimana per studi e ricerche. Buone e proficue le collaborazioni con le Università di Verona e Torino».L’ultima annotazione riguarda Palazzo Girardi, danneggiato dal sisma del 24 novembre 2004. «Sul piano degli interventi strutturali – rammenta il presidente – abbiamo predisposto i progetti per il recupero dell’edificio, e presentate apposite richieste di finanziamento sia alla Regione Lombardia che alla Fondazione Comunità bresciana».Il Palazzo (quattro piani, ognuno da 320 metri quadrati, in pieno centro storico, a cinquanta metri dalla torre dell’orologio), lasciato all’Ateneo nell’81 dalla 92enne signorina Doralice, discendente di una famiglia francese arrivata in Italia da Nantes nel 14° secolo, è stato affittato, in piccola parte, alla Camera di Commercio, che ha aperto una sezione distaccata di Brescia, e, a piano terra, a due negozianti. Molti i locali inutilizzati.Per restaurarlo occorrerebbero un milione e 548 mila euro, circa tre miliardi di vecchie lire. La Regione dovrebbe comunque inviare 800 milioni di euro, nell’ambito dei contributi per il terremoto, a fondo perduto. Diversi soci, a cominciare dal medico Vittorio Cristini, sollecitano iniziative di sensibilizzazione per una raccolta fondi a sostegno dell’Ateneo di Salò, la più antica istituzione culturale gardesana.

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