mercoledì, Aprile 24, 2024
HomeAttualitàLavori alla chiesa rifugio
Si sta completando il restauro del romitorio addossato ai Santi Fermo e Rustico. Un pertugio permetteva ai partigiani di nascondersi

Lavori alla chiesa rifugio

Il piano di restauro del romitorio addossato alla chiesetta dei Santi è in avanzata fase di completamento: l’impresa Aleandro De Carli sta alacremente lavorando per concludere il restauro e l’associazione Francesco Fontana vorrebbe inaugurarlo il 9 agosto, giorno della festività dei Santi Fermo e Rustico con la celebrazione della messa all’interno della completata chiesetta. Il romitorio è stato edificato nel 1719, precisamente «ai 25 di luglio», come scrive Francesco Fontana nel suo libro di studi storici su Lazise. Era una casetta per comodo di un custode eremita, tal padre Moggio di Cles. Prese possesso della casetta, divenuto appunto in seguito romitorio, il 3 settembre dello stesso anno e «il terreno occorso», scrive ancora il Fontana «gli fu dato in dono da Giacomo Bertoldi di Calmasino». Il romitorio poi divenne la dimora della famiglia Quagliotti e assunse le fattezze di una modesta casa rurale con annessa stelletta. A restauro ultimato al piano terreno, dove era la cucina con ampio camino, troverà collocazione una sala di riunione, nella antica stalletta sono in realizzazione due bagni, mentre al piano superiore verranno realizzati una sala riunioni e uno spazio dedicato all’archivio storico e fotografico su Lazise, curato e gestito dall’associazione Francesco Fontana. Nel corso dell’ultimo conflitto mondiale il romitorio divenne una sorta di rifugio dei partigiani e di coloro che divennero disertori dopo l’armistizio. E proprio al piano superiore, dove verrà realizzata la sala riunioni, è ancora oggi visibile un pertugio da dove i partigiani accedevano al tetto dell’abside della chiesa: qui tra la volta dell’abside ed il tetto si rifugiavano per sfuggire ai rastrellamenti dei tedeschi e il pertugio del romitorio veniva coperto da un quadro a motivo religioso, proprio perchè non potesse dare nell’occhio. Oggi, grazie alla intraprendenza e caparbietà dei soci della Francesco Fontana, ritorna all’antico splendore la chiesa e il romitorio sarà sede di una delle più attive associazioni culturali e filantropiche del lago di Garda. «L’archivio che andremo a creare», spiega Sergio Marconi della benemerita associazione «sarà un vero e proprio centro di raccolta della storia e delle tradizioni locali. Vorremmo quindi che i cittadini di Lazise che fossero in possesso di materiale interessante, lo donassero all’associazione proprio per il suo recupero e la sua custodia ad uso di tutti». Precorse i tempi, il 29 novembre 1761, la nobil contessa Porta Balladoro, la quale fece dono al comune delle reliquie dei santi Fermo e Rustico, «le quali», scrive il Fontana, «vennero dal Consiglio comunale a piena voce accettate». «Analogamente alla contessa Porta Balladoro», sottolinea Marconi, «speriamo facciano altri lacisiensi, amanti della storia e della cultura locale per arricchire ulteriormente la nostra collettività».

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Dello stesso argomento

- Advertisment -

Ultime notizie

Ultimi Video