sabato, Aprile 20, 2024
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Lavoro: gli alberghi hanno bisogno di flessibilità e non di burocrazia.

Dopo il seminario sul Piano di adeguamento antincendio Federalberghi Garda Veneto prosegue con il suo programma di informazione agli associati.

Fin dalla sua emanazione, Federalberghi ha espresso forti perplessità rispetto alle nuove regole sul lavoro ritenendo che la normativa non abbia considerato alcuni elementi fondamentali e rimanga comunque ancora lontana dalle necessità del settore turismo.

Tra i punti critici della riforma è stato sottolineato a più riprese l’irrigidimento dei meccanismi di ingresso nel mondo del lavoro che ha ripercussioni fortemente negative sugli interessi delle imprese, gli aumenti del costo del lavoro del tutto inopportuni in questo momento di crisi economica e l’idea di un “contratto unico” da sempre avversato da Federalberghi in quanto ogni settore ha delle caratteristiche e soprattutto delle esigenze che lo contraddistinguono.

Il settore del turismo, ad esempio, è basato sulla stagionalità e la forma contrattuale del tempo indeterminato è raramente applicabile. “Nel nostro settore ha evidenziato il Dott. Candido c’è necessità di flessibilità operativa, di un orario medio o di una banca delle ore e non delle 40 ore settimanali. C’è necessità di un contratto che descriva e soddisfi la realtà alla quale deve essere applicato.”

Obiettivi determinanti raggiunti da Federalberghi dopo l’avvio della riforma sono stati quelli di escludere i contratti stagionali dall’obbligo del contributo aggiuntivo dell’1,4% previsto per le assunzioni a tempo determinato e di ridurre l’intervallo di successione tra contratti nel turismo a 20/30 giorni.

Si è parlato poi degli ammortizzatori sociali: nei settori come il turismo, non coperti da Cassa integrazione, le parti sociali saranno obbligate ad istituire presso l’Inps fondi di solidarietà bilaterali per l’integrazione salariale. Tale sistema interesserà le aziende con oltre 15 dipendenti.

E’ stato inoltre spiegato il nuovo welfare e in particolare L’Aspi e la mini Aspi che da quest’anno sostituiranno l’indennità di disoccupazione ordinaria e ridotta, naturalmente con ulteriori oneri a carico delle aziende.

Durante il dibattito è emersa grande insoddisfazione per una riforma che non piace a nessuno, neanche agli albergatori. Per molti operatori si tratta di una riforma strampalata, che aumenta solo costi e burocrazia, di nessuna utilità e dunque dannosa per l’occupazione in campo turistico.

La presenza di relatori della Federazione nazionale ha fornito l’occasione per avere anche alcune anticipazioni sulle trattative in corso per il rinnovo del contratto di lavoro del turismo in scadenza ad aprile e sulla possibilità che nei prossimi mesi si possa giungere al suo rinnovo, ma non con aumenti retributivi immediati.

Con questo seminario Federalberghi Garda Veneto ha inteso comunque fornire alla vasta platea di albergatori e campeggiatori presenti elementi chiarificatori per la corretta istituzione dei rapporti di lavoro con i dipendenti, in vista dell’imminente apertura della stagione turistica.

 

 

 

 

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