giovedì, Marzo 28, 2024
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A Lazise si celebra la “fogassa su la gradela”

Tutto è nato quattro anni con una sfida ” ferragostana” fra parenti: constatare quale era la miglior “fogassa su la gradela” che uno dei componenti della grande famiglia Pachera avesse prodotto. Una giuria del tutto improvvisata fra i parenti ne ha decretato il vincitore. Ma con il passare degli anni la “fogassata”, ovvero l'incontro estivo agostano in località La Mata, corte storica lacisiense dove sono radicati da anni i Pachera, è divenuta un luogo di incontro, di degustazione e di festa dove si ritrovano non solamente i componenti della famiglia ma anche amici, conoscenti ed estimatori del dolce semplice e popolare costituito prevalentemente da farina, olio d'oliva, bicarbonato, o latte, sale,  e poi cotto rigorosamente sulla griglia con tanto di brace, magari di legna d'olivo.

“La cosa si è fatta grossa come si suol dire – afferma Vittoria Pachera, presidente della Associazione Anziani di Lazise – tant'è vero che è stata costituita una apposita giuria, di persone esterne alla famiglia. In un'urna vengono espressi e depositati i voti e poi si assegnano i punteggi con tanto di vincitori. Infine un diploma di merito. Una cosa semplice ma che ha invischiato tutto il grande parentado e non solo. Anche i vicini, gli amici, e persino alcune persone che giungono da Verona e da altre località.”

Quest'anno, a La Mata erano seduti a tavola, nel cortile che guarda il lago, a casa di Franco Pachera, c'erano un centinaio di persone. “Mai vista tanta gente a La Mata- spiega appunto Franco Pachera – per gustare la fogassa che è andata letteralmente a ruba. Non è mancato il vino – conclude Franco Pachera – che quì non manca ed è di qualità.”

La miglior fogassa 2017 è stata giudicata quella prodotta da Mara Buscardo, figlia d'arte, in quanto ha imparato tutto dalla mamma Vittoria. Al secondo posto Luigina Pachera ed infine Mariangela Sartori, anche lei figlia d'arte in quanto la mamma è una Pachera.

“Ognuno la fa come crede, con gli ingredienti base, ma con aggiunte diverse – afferma Gianni Faccioli della giuria – ma nessuno ti dice fino in fondo come la prepara e con quali ingredienti. Una sorta di segreto per cercare il primato. Una cosa è certa- conclude Faccioli – ed è che è buonissima e va a ruba. Del resto, fa rivivere le tradizioni dei nostri nonni e bisnonni ed è la rappresentazione migliore della genuinità e della nostra terra gardesana.”

Sergio Bazerla

NB Foto inviata in archivio

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