giovedì, Aprile 18, 2024
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Domenica primo concerto manuale dopo 30 anni di oblio. I festeggiamenti in onore di San Giovanni avranno inizio domani con l’inaugurazione del campo giochi

Le campane della chiesa ritornano a nuova vita

I festeggiamenti in onore di San Giovanni a si apriranno domani al termine della messa delle 19, quando verrà ufficialmente inaugurato il nuovo campo sportivo. Alla sua realizzazione hanno concorso sia la locale sezione Anspi sia il benemerito comitato di San Rocco. Seguiranno immediatamente le prime partite inaugurali del trofeo San Giovanni, disputate dagli adolescenti. La competizione, poi, proseguirà anche nella successiva serata di domenica. Proprio domenica mattina, poi, dopo la solenne cerimonia delle 10.30, sarà la volta del ritorno alla vita per il concerto di campane, che, a distanza di 30 lunghi anni dalla elettrificazione totale, torna finalmente a squillare per opera di maestri suonatori di campane di Cisano e San Zeno di Montagna. Il quattrocentesco campanile di Brenzone tornerà ad ospitare i suonatori con una cerimonia che si è voluta solenne. Alle 11.30 il taglio del nastro, quindi la benedizione alla torre e il primo concerto manuale da trent’anni. Al termine della suonata, discorsi, ringraziamenti e festoso brindisi finale. Non si tratta di una riconquista fortuita; si deve soprattutto alla disponibilità del parroco, don Danilo Rudi (che festeggia, tra l’altro, i suoi 50 anni di sacerdozio) e alla passione di Matteo Simonelli, un giovane che unisce studi di organista all’amore per l’arte campanaria. «Le campane mi appassionano da sempre», spiega. «Da bambino, quando le sentivo suonare, seppur mosse dai motori eletriche, ne rimanevo affascinato. Qualche tempo fa, quasi per caso, ho cominciato a prendere contatti più seri con le squadre campanarie limitrofe, in particolare con quella di Cisano; mi sono informato sul sistema veronese, e assieme ad altri ho cominciato ad accarezzare l’idea di restituire al suono manuale anche il nostro concerto di cinque campane in Fa naturale. Quando poi, un paio di mesi addietro, si sono verificati gravi problemi all’impianto elettrificato, il parroco ha acconsentito a liberare le campane dalle catene, anche in considerazione dei gravi danni causati alle stesse campane dall’obsoleto impianto». Allo stesso tempo si è provveduto a installare un impianto di semielettrificazione che garantisce automaticamente il suono a stormo senza escludere i concerti solenni; è stato riparato il meccanismo dell’orologio, ed è stato messo in opera uno dei pochissimi carillon del territorio veronese, capace di far apprezzare appieno anche le potenzialità musicali insite in queste campane. In futuro, però, non mancheranno i concerti solenni per i quali si sta già approntando una formazione locale: «C’è gia un gruppetto di giovani», precisa Matteo, «e prestissimo inizieremo un corso per imparare a suonare le campane: chi volesse aggiungersi non deve far altro che venire a trovarci».

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