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Alzabandiera mostre, messe e onorificenze

Le commemorazioni del 25 aprile

Una giornata per ricordare le vittime della guerra e chi la guerra l’ha raccontata. In occasione del 25 aprile la sezione rivolese dell’associazione nazionale interalleati combattenti d’Italia (Anici), in collaborazione con le associazioni d’arma e il Comune, dà appuntamento con bandiere e gagliardetti domani alle 9.30 alla croce di via Vigo; alle 10 sfilata con la banda di Bussolengo e rappresentanza degli alpini di Torbe. Dopo la messa alle 10.30 nella parrocchiale, alle 11.15 sfilata al monumento dei caduti; alzabandiera. Alle 11.30 in piazza Napoleone discorsi delle autorità, i canti e le poesie dei bambini delle elementari. Per la prima volta l’Anici assegna la croce di benemerenza europea all’impegno per mantener viva la memoria; questa viene destinata a cittadini distinti in fatti legati alla guerra o che si sono impegnati nella memoria degli stessi. L’insignito sarà Giuseppe Rama che, «dopo aver raccolto una serie incredibile di reperti legati ai due conflitti mondiali, li ha portati a Rivoli attivandosi per la creazione di un museo permanente». Inoltre verranno assegnati tre diplomi di fedeltà all’associazione nazionale combattenti e reduci a Eugenio Bertani, classe 1912, Vittorio Vicentini, 1912, e Antonio Mazzurana, classe 1909. Seguirà un rinfresco. (c.m.) Caprino. «Non piangete, non chiamatemi povero, muoio per aver servito un’idea». Con questa frase, tratta dalle Lettere dei condannati a morte per la Resistenza, il paese celebra il 25 aprile. Ma qualcuno, da tempo, desidera qualcosa in più. Mario Marangoni, 86 anni di Vilmezzano, che perse il fratello Igino nel rastrellamento di Caprino tra il 28 e il 29 gennaio 1945, implora gli amministratori di porre una stele commemorativa nella frazione. «A Rubiana e a Gaon ci sono, credo debba essere posta anche a Vilmezzano, l’unica delle tre frazioni che ha avuto due morti, un ferito e sette persone con i piedi congelati». Intanto domani è in programma la commemorazione. Inizierà il mattino nel capoluogo e nel corso della giornata coinvolgerà le frazioni. Per le 10,30 raduno nel giardino di Palazzo Carlotti, poi al Volto Pertini dove, alle 10,40, sarà reso omaggio ai caduti. Alle 10,50 partiranno il corteo e la sfilata con la banda di Caprino; sosta al monumento ai caduti in piazza della Vittoria. Lì alzabandiera e alle 11 messa. Alle 11,40 intervento del sindaco e dell’avvocato Bruno Castelletti. Nella medesima giornata si renderà onore a Lubiara, Pazzon, Pesina e Spiazzi e alla scalinata degli alpini. (b.b.) Castelnuovo. Domani verrà consegnato a Luigi Lugoboni e Ottavio Mischi di un diploma di fedeltà per la militanza nell’Associazione nazionale combattenti e reduci. L’appuntamento è alle 9.45, in piazza Fanti d’Italia; dopo la sfilata alle 10.30 sarà celebrata la messa nella chiesa parrocchiale della frazione seguita dalla deposizione della corona al monumento ai Caduti. Sarà consegnato il riconoscimento a due ex combattenti. (g.b.) Peschiera. La commemorazione della liberazione coinciderà quest’anno, con la prima celebrazione della festa di San Marco che cade, appunto, il 25 aprile. Due le cerimonie domani: alle 9.30 il ritrovo di autorità e associazioni nel piazzale antistante la Palleria di Porta Verona; quindi il corteo, la messa e la deposizione della corona al monumento ai Caduti al piazzale del Porto. A mezzogiorno verrà issata la bandiera di San Marco sul pennone del ponte dei Voltoni. «Era una delle richieste fatte dal comitato di cittadini che vuole il ripristino dei leoni di San Marco sulle mura della fortezza e l’istituzione della festa omonima che cade il 25 aprile. È un primo passo», spiega il vicesindaco Walter Montresor. (g.b.) Dolcè. Verrà inaugurata domani alle 10, nell’atrio del Comune di Dolcè, la mostra fotografica «non più guerra» a cura del gruppo culturale El Casteleto. «In occasione del sessantesimo anniversario della fine della seconda guerra mondiale», afferma il presidente Angelo Brusco, «proponiamo una mostra che vuole evidenziare la voglia di rimboccarsi le maniche per riprendere una vita normale». La mostra resterà aperta le mattine da martedì a venerdì; mercoledì pomeriggio, fino al 29 aprile. Domani alle 11 commemorazione a Pian della Croce: alzabandiera a cura degli alpini di Dolcè, quindi messa. Poi un intrattenimento.

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