Da anni l'azienda non lo scarica più nel lago, puntualizza Vescovi nel rinnovare l'invito a portare a termine l'opera. Recuperarlo sarebbe un altro fiore all'occhiello per le Cartiere

Le rive del Garda «incipriate» di caolino

12/02/2003 in Attualità
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Di Luca Delpozzo

Un’in­ter­vista tele­fon­i­ca, un pen­siero «parzial­mente trav­isato» e la suc­ces­si­va doverosa pre­cisazione, offrono a Loren­zo Vescovi l’op­por­tu­nità di rin­no­vare l’in­vi­to alle Cartiere del Gar­da a recu­per­are il caoli­no che «incipria» per un vas­to trat­to i fon­dali del Gar­da. A suo iudizio ne trar­reb­bero ben­efi­cio sia il lago, sia l’im­mag­ine del­l’azien­da che tan­to impeg­no ha pro­fu­so in questi ulti­mi anni per rag­giun­gere buoni liv­el­li di com­pat­i­bibil­ità tra pro­duzione e ambiente.Vescovi accen­nò al prob­le­ma nel­la nos­tra inter­vista del 9 feb­braio. Inter­pre­tam­mo male le sue parole scriven­do «…il caoli­no che la cartiera con­tin­ua a scari­care». Pun­tu­al­iz­zan­do oggi Vescovi scrive: «Il rifer­i­men­to al caoli­no che “incipria” da molti decen­ni le rive del lago adi­a­cen­ti alla foce del Rio Galan­zana è esat­to; errati sono i tem­pi: non attuali, ma pas­sati quin­di il “con­tin­ua a scari­care” va sos­ti­tu­ito con “ha immes­so”». Vescovi ricor­da di aver già soll­e­va­to la ques­tione in diverse sedi isti­tuzion­ali e non. L’ul­ti­ma occa­sione fu la con­feren­za “Cartiere del Gar­da, per un mon­do migliore” orga­niz­za­ta dal­l’azien­da nel giug­no 2001 in occa­sione del­l’ot­ten­i­men­to del­la cer­ti­fi­cazione ambi­en­tale Iso14001. Vescovi, che era sta­to invi­ta­to, si con­grat­ulò sin­ce­ra­mente con l’azien­da espri­men­do la sod­dis­fazione sua e di altri ambi­en­tal­isti, tut­tavia osservò pure che «molti prob­le­mi rimanevano irrisolti, anche se l’im­peg­no di ridurre l’im­pat­to del­l’at­tiv­ità indus­tri­ale sul­l’am­bi­ente era innega­bile (e pro­prio per questo nel 1984 ave­va­mo con­seg­na­to all’Azien­da la “rosa verde”)». «Tra i diver­si prob­le­mi inso­lu­ti annoverai sia le modal­ità di approvvi­gion­a­men­to idri­co, sia la dan­nosa pre­sen­za di caoli­no sulle rive del lago. Allo­ra for­mu­lai al Pres­i­dente e Ammin­is­tra­tore del­e­ga­to ingeg­n­er Pao­lo Mat­tei l’in­vi­to che con l’oc­ca­sione rin­no­vo, a ver­i­fi­care la pos­si­bil­ità di un suo recu­pero anche come even­tuale mate­ria sec­on­da».

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