venerdì, Marzo 29, 2024
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Dove il lago sprofonda, riempimenti sempre a rischio

Le sfòndrie difficili da domare

L’altro ieri, mercoledì, verso le 14,30 un’imprecisata, ma certo notevole, quantità di sassi scaricati a nord della casa Rossa, dove il lungolago si restringe ed il Garda sprofonda subito, s’è inabissata provocando un’onda di notevoli dimensioni, alta almeno un metro, che ha colpito tutto il litorale dal porto di piazza Catena a punta Lido. Tecnicamente si tratta di un «sifone». Il materiale, man a mano che viene ammassato, preme e pesa su quello sottostante. Sul fondale inclinato c’è uno strato di limo scivoloso. Ad un certo punto, senza preavviso, la pressione vince e la montagna di sassi si inabissa, di colpo. Niente di particolare, afferma l’assessore Matteotti, un evento che si poteva tranquillamente mettere in preventivo. Lo scarico continua, con le identiche modalità, e con la certezza che il fondale ripulito del fango offrirà una maggiore resistenza. A riempimento finito occorrerà verificare con i sommozzatori la stabilità dello zoccolo sassoso creato artificialmente, in maniera da esser certi che non finisca, fra qualche mese o qualche anno, per sprofondare il nuovo lungolago tutt’intero, con panchine, alberi e vialetti (e magari eventuali passanti). Mario Matteotti, rivano doc e custode di memorie patrie, è fra quelli che condiscono l’operazione lungolago con un pizzico di sano scetticismo. Le «sfòndrie» – luoghi dove il lago s’inabissa a precipizio vicino alla riva- sono frequenti dalla Casa rossa alla Rocca. La parte più esterna del molo della Fraglia è stata inghiottita in una notte e l’hanno dovuto ricostruire con un nuovo riempimento di sassi. Vicino allo sbocco dell’Adige Garda, in tempi ancor più remoti, ha ceduto il terreno e s’è inabissato un camion: ci furono due morti. Ed anche alla Casa Rossa, durante i lavori del primo lungolago, per un cedimento del fondo, un motocarro finì inghiottito dal lago: anche in quel caso il guidatore ci rimise la vita. Segnali tutti che fanno dubitare dell’efficacia dei riempimenti. Il lago è traditore, anche sulla sponda.

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