venerdì, Aprile 19, 2024
HomeManifestazioniAvvenimentiLe tavolette del Provveditore
Sarà ultimato a fine mese il restauro delle 51 preziose opere lignee del ’400, risalenti alla Repubblica di Venezia. Vennero scoperte nell’81 durante i lavori nel Palazzo comunale

Le tavolette del Provveditore

«Prevedo di ultimare il restauro entro la fine di novembre – afferma Anna Massardi, che sta riportando all’antico splendore 51 tavolette in legno (del Quattrocento), trovate nel 1981, durante i lavori di restauro del Palazzo comunale di Salò -. Hanno un’altezza massima di 25 centimetri e una lunghezza compresa tra i 27 e i 37. Essendo tarlate, ho dovuto innanzitutto effettuare una disinfezione, e iniettare resine, poi stuccarle. I visi delle dame e dei guerrieri, gli stemmi, i pavoni, un cigno, i rapaci, il leone di San Marco, ecc. sono tempere a uovo o latte di fico, trattati (originariamente) con un legante, altrimenti il pigmento sarebbe sparito. «Per ottenere l’acquarello, uso polveri diluite con gomma arabica. In molti casi non si vedeva proprio nessun volto. E allora, per ammorbidire lo strato, ho fatto ricorso a impacchi con carta giapponese. Ho avuto la soddisfazione di riportare alla luce figure inaspettate. Ogni operazione viene effettuata con l’assenso di un’ispettrice della Soprintendenza per i beni artistici e storici di Brescia, Cremona e Mantova». Le tavolette più rovinate richiedono un lavoro che dura almeno sette giorni. L’intervento è stato finanziato dal Soroptimist. Le tavolette spuntarono nel rifare il soffitto dell’Ufficio anagrafe e dell’archivio-magazzino che, ai tempi della Magnifica Patria, costituiva il salone di rappresentanza del Provveditore veneto. Murate, nascoste da un consistente strato di intonaco, dovevano originariamente far parte di un soffitto a cassettoni, disposte sulle travi portanti. Il Palazzo fu disegnato dal Sansovino. Al piano terra, c’erano i depositi del grano e delle mercanzie. Uno storico, il Gratarolo, racconta che i pilastri dei portici vennero costruiti in «quadrelli di terracotta». Poi, temendo che non potessero sostenere il peso del fabbricato, sostituiti da «quadroni di pietra, con arte quasi meravigliosa». Più tardi le pareti esterne furono dipinte dal bresciano Tommaso Sandrini. Nel 1905, la ricostruzione, dopo il terremoto del 1901. Gardesana di adozione (abita a Gardone Riviera), la Massardi, uscita dall’Enaip, ha già effettuato numerosi interventi: dagli affreschi nella Pieve di Nuvolento ai dipinti nella chiesetta di Valverde a Villanuova, dal cimitero di S.Felice alla pala del Cossati (Portese) al santuario di Paitone, dalla parrocchiale di Soiano (altari, stucchi, quadri) a S.Rocco di Pavone Mella. Nella sala consiliare di Verolanuova ha portato alla luce un soffitto a cassettoni del ’500. Per il comune di Salò ha restaurato «La magnifica patria», dipinto a olio sul muro dello scalone di ingresso, le tele di Anton Maria Mucchi e gli affreschi del 1478 nella Sala dei Provveditori. Per conto del ministero dei Beni culturali e della Regione Lombardia, sta attualmente schedando le opere d’arte dell’Oltrepo Pavese: castelli, palazzi, chiese, ecc. Fa parte della Commissione tecnico scientifica della scuola di restauro di Piacenza. L’ultimo suo successo risale a Ferragosto. Assieme a Giorgio Camisani, di Brescia, ha vinto il concorso dei Madonnari al Santuario delle Grazie di Curtatone, in provincia di Mantova, nella categoria riservata a chi partecipava per la prima volta. La coppia ha proposto «Il pianto del Cristo sulla città di Gerusalemme», tratto da un quadro dello statunitense Greg Olsen. «Per chiudere la porosità – ricorda Anna -, abbiamo trattato l’asfalto con pigmenti, effettuando successivamente la quadrettatura per definire le proporzioni. Abbozzato il dipinto, lo abbiamo poi realizzato utilizzando soltanto gessetti, sfumando i colori con le mani. Un impegno di 24 ore. Un’esperienza bellissima. Non ci aspettavamo tanta gente. Ben 240, infatti, gli artisti presenti: giapponesi, tedeschi, ceki, slavi, canadesi, francesi». Nelle altre categorie (Maestri e Madonnari qualificati) non è emerso nessun bresciano.

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Dello stesso argomento

- Advertisment -

Ultime notizie

Ultimi Video