venerdì, Aprile 19, 2024
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Costerà 500 milioni più del previsto l’ intervento che si concluderà almeno due anni dopo l’apertura del cantiere. Nessuna ditta ha partecipato al bando che assegnerà lavori sulla strada Gardesana per quasi quattro miliardi

L’Europa snobba Torri

Oltre cinquecento milioni in più per i lavori di sistemazione e l’arredo della statale Gardesana, opera che costerà ora poco meno di quattro miliardi. E’ questa la più importante decisione adottata nell’ultima seduta del consiglio comunale nel piccolo centro lacustre. Ma questa ulteriore spesa, seppur alla fine votata all’unanimità dai dodici consiglieri presenti, non ha mancato di suscitare discussioni sulla opportunità della manovra e, soprattutto, sulle motivazioni che la hanno resa necessaria. Secondo quanto previsto dagli amministratori diversi mesi fa infatti e, dopo la pubblicazione del bando europeo per l’appalto dei «lavori di sistemazione ed arredo urbano di via Gardesana» durante l’estate 2001, i consiglieri comunali erano certi di poter dare inizio ad una delle più importanti opere pubbliche dell’ultimo decennio già dai primi di novembre. Invece, l’amministrazione comunale ha dovuto fare i conti con un imprevisto non di poco conto: il bando per i lavori, espletato ai primi di settembre, è andato deserto. Nonostante l’importo dell’opera fosse di tre miliardi e 400 milioni infatti, «al bando pubblicato in agosto, nessuna ditta ha voluto partecipare», come ha precisato il primo cittadino Alberto Vedovelli. E, per spiegare le motivazioni di fondo che potrebbero aver indotto le ditte a questa scelta, è stata letta dal consigliere delegato Alberto Tomei una relazione tecnica del progettista. Secondo quanto riferito, «le imprese locali avrebbero già esaurito le proprie capacità lavorative impegnandosi in altre opere». Inoltre, «essendo stato pubblicato in estate, il bando potrebbe non esser stato preso in considerazione da molte ditte in ferie». Infine, sul territorio sarebbero presenti solamente «imprese medio- piccole, che quindi non avrebbero le capacità ed i mezzi per sostenere un’opera di questo rilievo». Ma le spiegazioni illustrate in consiglio non hanno per nulla convinto molti dei consiglieri comunali. «Il bando», ha attaccato Davide Bertera «era europeo. Possibile che nessuna ditta, neppure del Centro o del Sud Italia, potesse esser interessata ad un lavoro da quasi tre miliardi e mezzo?». Per il consigliere, questo significa invece che «probabilmente l’appalto per la statale è stato sbagliato dall’inizio. Cioè chi doveva valutare le cifre ed i costi per le imprese ha sbagliato. E senza alcuna conseguenza personale. Così, ora si dovrà spiegare alla gente il perché di questo aumento di oltre mezzo miliardo, che in consiglio stiamo votando senza battere ciglio. Ma che, oltretutto, non impedirà che i lavori partano con notevole ritardo». Sulla stessa lunghezza d’onda, anche il consigliere di Albisano Virgilio Pozzani ed il vicesindaco Giorgio Bonoldi. «I lavori», hanno spiegato entrambi «dovrebbero durare circa 400 giorni, con notevoli disagi per tutta la gente, e quindi per circa due anni, dato che d’estate il cantiere resterà fermo per non ostacolare il turismo, come pure a Pasqua ed in altre grandi festività. Bisognerà perciò chiarire in dettaglio la durata dei lavori e dei disagi». Inoltre, secondo Bonoldi, non sarà realmente possibile concludere l’opera prima dell’autunno 2003. «I disagi ci saranno», ha ammesso il sindaco Vedovelli. «Tuttavia, una corretta pianificazione li attenuerà al massimo. Purtroppo, molti ragionamenti sono validi, ma si son potuti fare solo a posteriori». Il consiglio quindi, alla unanimità almeno nella votazione, ha approvato l’aumento del quindici per cento della base d’asta per i lavori da effettuare sulla Gardesana. Con il risultato che ora sarà di tre miliardi e 950 milioni il costo complessivo dell’opera. Ma dal voto della maggioranza non sono stati chiariti, almeno per ora, i dubbi sui tempi certi per l’avvio dei lavori, previsti ora per l’inizio dell’anno nuovo, sulla loro durata effettiva e sui disagi che questi creeranno alla viabilità e al paese.

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