venerdì, Aprile 19, 2024
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I dettagli dell'operazione da 30-40 miliardi verranno illustrati a giorni dal presidente Mauro Malfer

Lido di Riva è padrona del palafiere

Il palafiere alla Baltera da una settimana è di proprietà della Lido di Riva spa. La vendita dall’Immobiliare Rosmini degli imprenditori Lazzara e Mandelli alla società pubblica di cui è azionista di maggioranza il comune, è stata perfezionata dopo una complessa trattativa durata otto mesi che ha interessato anche la Palacongressi srl, società organizzatrice di fiere e congressi.L’operazione realizza un passaggio qualificante che la giunta Malossini ha ereditato dalla precedente di Molinari: la separazione cioè fra titolarità del patrimonio -che deve rimanere pubblica e quindi della Lido di Riva spa, dove la maggioranza delle azioni rimarrà sempre intestata al comune- e gestione, affidata alla Palacongressi srl, in cui il privato potrà avere ruolo decisionale determinante. La trattativa, che verrà illustrata dettagliatamente nel giro di qualche giorno dal presidente di Lido di Riva architetto Mauro Malfer, ha interessato i padiglioni B e C del complesso alla Baltera. Per il B, il cosiddetto padiglione storico in funzione già da qualche anno, la Lido di Riva spa è subentrata alla Palacongressi srl nel leasing che la società pubblico-privata presieduta da Gianni Zontini aveva in corso con la Immobiliare Rosmini. Per il padiglione C -quello nuovissimo, appena ultimato che comprende anche il palazzetto dove vorrebbe giocare a basket il Gs Riva- la Lido di Riva spa ha provveduto all’acquisto dall’Immobiliare Rosmini. Non è ancora precisato come e dove abbia reperito la ventina di miliardi occorrenti alla conclusione dell’affare, che doveva essere chiuso entro il 31 luglio, giorno della scadenza dell’opzione di vendita sottoscritta nell’estate scorsa. Dopo quel termine i 2 miliardi corrisposti alla Rosmini come anticipo sull’acquisto, sarebbero diventati il puro e semplice canone di affitto per il primo anno di attività. Le fonti di finanziamento della Lido sono: 5 miliardi versati dalla Tecnofin; 10 miliardi di prestito obbligazionario garantito dalla stessa Tecnofin; 15 miliardi di contributo provinciale, promesso ma non ancora corrisposto (i soldi potranno entrare solo quando il prg ed il pup avranno sanzionato che quella è zona commerciale e non più artigianale-industriale). Una voce essenziale dell’entrata della Lido spa è poi costituita dall’affitto che la Palacongressi srl corrisponderà per l’utilizzo delle strutture. A grandi linee si può affermare che i circa 3 miliardi annui che la società versava, parte a titolo di affitto, parte per il leasing, all’Immobiliare Rosmini, verranno ora dirottati sulla Lido che li utilizzerà per pagare i muri. Malfer è soddisfatto della chiusura della manovra, molto laboriosa per la moltitudine di interessi in ballo.

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