L’inaugurazione del Sociale è prevista quest’estate

Deve ancora esser fissato il giorno, ma sarà certamente in estate la grande festa di riapertura del Teatro Sociale, storico edificio monteclarense. Dopo sei anni di lavori, un’interruzione durata un paio d’anni ed oltre quattro miliardi di investimenti comunali, il prezioso edificio, tempio della cultura monteclarense, riapparirà in tutto il suo splendore. I lavori erano ripresi a settembre del 2000, dopo circa un anno di sospensione a causa delle difficoltà insorte con le ditte che inizialmente avevano vinto l’appalto. Si era riusciti solo a fare una deviazione stradale in piazza Teatro ed a costruire la vasca dell’acqua che servirà per l’impianto antincendio e poi tutto si fermò. Tre ditte si erano suddivise i 3.423 milioni dell’appalto iniziale: l’Edilizia srl di Pessina Cremonese per la parte edile, la Canali di Curtatone per l’idrotermosanitaria, la Tema di S. Ilario Denza per l’impiantistica elettrica. Progettista di tutta l’operazione è lo studio Zucchetti di Cellatica, lo stesso che ha provveduto al restauro del Teatro Grande di Brescia. I lavori furono poi riappaltati in questo ordine: opere edili generali per la Cadeo Costruzioni di Brescia; opere di pavimentazione per il Centro Ceramiche Zambelli di Trescore (BG); opere di trattamento antincendio per la ditta Imperadori di Lonato; opere di manufatti lignei per la Zanotti snc di Spirano (BG). L’approvazione di una variante, da parte della giunta municipale è stato l’ultimo atto di un lungo iter che ha comportato, nel corso degli anni, un costo complessivo di 2 milioni e 150 mila euro pari a 4 miliardi e 163 milioni di lire, circa 700 milioni in più del budget iniziale. A lavori ultimati il Teatro Sociale di Montichiari, si presenterà nel modo seguente: capienza complessiva 391 posti a sedere con 124 posti in platea, 80 nella prima corsia di palchi, 84 nella seconda, 103 in galleria. La struttura risultata dotata di 12 uscite di sicurezza. I monteclarensi vanno molto orgogliosi del loro Teatro Sociale, considerato un prezioso scrigno «di storia artistica» ed a giusta ragione hanno atteso con ansia ed un po’ di inquietitudine tutto l’iter burocratico, durato diversi anni, prima per le necessarie autorizzazioni ad iniziare i lavori e poi per le difficoltà incontrate. Un lungo iter che si era sbloccato a Roma nel 1998, solo grazie ad un decreto dell’allora ministro Veltroni che lasciò alla Prefettura bresciana l’onere di dare il via alle necessarie autorizzazioni. Le prime rappresentazioni teatrali si svolsero nel 1774 ed a fine ’800 fu compiuto un primo ampliamento, terminato nella struttura attuale nel 1890. L’inaugurazione del Teatro Sociale avvenne la sera del 18 ottobre 1890 e fu rappresentata l’opera lirica «Il Trovatore» di Giuseppe Verdi. Nel corso di questi lavori di restauro, proprio il volto dipinto di Giuseppe Verdi venne ripristinato sul soffitto del Teatro Sociale nella primavera dello scorso anno, nel centenario dalla morte del grande compositore.