sabato, Aprile 20, 2024
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Sono legate al castello e al suo rilancio le novità più ghiotte del Prg che l'assessore Dellanna ha anticipato l'altra sera al consiglio.

L’ingresso al castello: metà a pagamento e metà libero

Sono legate al castello e al suo rilancio le novità più ghiotte del Prg che l’assessore Dellanna ha anticipato l’altra sera al consiglio, mobilitato dalle opposizioni proprio su questo argomento. Delucidando i piani attuativi, Dellanna ha fatto cenno alle ultime novità relative al monumento più importante della città e subito i consiglieri hanno voluto saperne di più. Così è stato anticipato il progetto di valorizzazione dell’intero compendio, che verrà attuato una volta che la Provincia avrà terminato con la ristrutturazione. Il principio inderogabile rimane quello secondo cui il castello deve considerarsi bene storico-culturale e non turistico: alla luce di tale presupposto a Trento si è pensato di lasciare accessibile a tutti la parte bassa, quella della Rizza, e di far pagare solo il tour storico, partendo dalla nuova biglietteria, che sarà ricavata all’interno dell’ex chiesa, e giungendo alla stanza del Sartor dove sarà esposto tutto il materiale storico-iconografico per la ricostruzione della storia della struttura. Un secondo tour paesaggistico-botanico partirà lungo la cinta muraria fino alla torre di Laghel, all’interno della quale saranno esposti materiali legati alla storia arcense. Il particolare più significativo è che nel compendio del castello non sarà ricavata alcuna attrezzatura di servizio, proprio perché si vuole promuovere solo la sua valenza storico-culturale: al massimo un chioschetto per le bibite, ma nulla più.Tutto ciò che servirà per agevolare la visita al monumento sarà allora concentrato con ogni probabilità all’ex Argentina, ed è questa la seconda novità legata ai piani attuativi del Prg: la giunta si è già incontrata con i proprietari, peraltro impegnati in una causa annosa per la realizzazione di alcuni condomini sullo stesso terreno, e ha ottenuto un accordo di massima. L’intenzione è quella di conservare la configurazione dell’importante manufatto destinando l’intero piano terra a quanto servirà per accogliere e indirizzare i turisti intenzionati a visitare castello e olivaia. Ma c’è di più: sempre in coda ad abboccamenti avuti con chi gestisce la proprietà Parenti, il Comune potrebbe ottenere una fascia di terreno larga 15 metri che collegherebbe le Braile a via Lomego e non è escluso che se ne possa ricavare uno spazio idoneo alla sosta delle auto di chi vuole salire fin sulla rupe. L’assessore Dellanna ha pubblicamente annunciato che tali trattative sono in fase avanzata.

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