sabato, Aprile 20, 2024
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L’incidente si era verificato in ottobre a causa di un guasto a una pompa di sollevamento del collettore. Un sopralluogo tecnico per decidere come ripulire la costa e il canneto

Liquami nel rio Sermana

Ieri mattina vertice tecnico amministrativo sul tratto di costa che prende il nome dal rio Sermana, che proprio in questo punto si getta nel lago dopo aver percorso diversi chilometri prima in territorio bresciano e solo nel suo ultimo tratto in quello veronese. Il sopralluogo è stato deciso dopo lo sversamento di liquami che si è registrato lo scorso ottobre dalla pompa di sollevamento del collettore, che qui è di competenza del consorzio bresciano GardaUno pur essendo ubicato in un’area che ricade sotto il comune di Peschiera del Garda. L’incidente è stato causato da un blocco delle pompe della stazione di sollevamento, il guasto era stato risolto in poche ore; un episodio analogo, per modalità e durata, si era verificato anche la primavera scorsa e proprio in questi giorni il consorzio GardaUno sta lavorando al rifacimento e alla sistemazione dell’impianto.Ieri mattina i tecnici del GardaUno si sono trovati alla Sermana insieme al sindaco Umberto Chincarini e ai colleghi di Ags, consorzio di gestione del collettore veronese; Provincia; Consorzio di bonifica Adige Garda e Arpav. Mancava soltano un rappresentante del Genio civile della Regione, cui spetta la competenza del canneto che insiste su questo tratto di costa e che è uno dei più importanti tra quelli rimasti nel basso lago; area che anche a questo deve il suo inserimento tra i siti di interesse comunitario.«Di positivo c’è proprio questo spirito di collaborazione», commenta il sindaco di Peschiera, «che credo ci permetterà finalmente di procedere al risanamento di questa parte di sponda del lago e del fosso Sermana, cui in tutti questi anni non ha giovato la particolarità di trovarsi in territorio veronese ma di dipendere, per il collettore, dalla sponda bresciana».Il sopralluogo sull’area interessata era stato deciso durante un primo incontro avvenuto sempre a Peschiera. «Da allora abbiamo già raggiunto alcune determinazioni, almeno per quanto ci compete: abbiamo deciso di utilizzare la somma di 25mila euro, ovvero circa la metà di quanto incassiamo dalla gestione delle boe, spiagge e pontili, per il risanamento ambientale di questo tratto di costa. E lo stesso faremo con gli importi che verranno dal recupero di arretrati dello stesso settore», annuncia Chincarini. «Dal canto loro, gli altri enti coinvolti si occuperanno delle mansioni legate alle rispettive competenze: il Consorzio di bonifica Adige Garda seguirà l’operatività del disinquinamento del fosso; il GardaUno sta già lavorando alla messa in sicurezza dell’impianto di sollevamento; l’Ags garantirà una sorta di sorveglianza e di collaborazione tecnica; la Regione dovrebbe impiegare, come noi, metà delle entrate derivanti dalle concessioni per sovvenzionare gli interventi necessari».Interventi che, sempre secondo le anticipazioni del sindaco di Peschiera, saranno definiti nel progetto che sarà predisposto dal Consorzio Adige Garda e che prevederà sia la pulizia del fosso che il suo studio dettagliato, inclusa la verifica dell’eventuale presenza di scarichi lungo il suo percorso e la natura delle sostanze depositate sul fondale.Chincarini sottolinea l’importanza che al tavolo operativo partecipino tutti gli enti interessati. «È la garanzia, per chi abita alla Sermana e per gli operatori che lì hanno le loro attività, che episodi simili non si verificheranno più. Ma per me è importante la presenza di Arpav, che dovrà dire cosa ci sarà da fare con il materiale prelevato dai fondali nelle operazioni di pulizia e dragaggio». «La nostra Agenzia regionale, infatti, non autorizza lo scarico al largo dei materiali raccolti perché rifiuti speciali. Il dato curioso è che, invece, la Lombardia autorizza questa modalità di smaltimento, come se le acque del lago avessero un confine le separa nettamente».Secondo il sindaco di Peschiera l’altro nodo nevralgico da risolvere è la gestione partecipata del sistema di collettamento e del depuratore consortile di Peschiera. Un obiettivo che potrebbe essere raggiunto in tempi non lontani.«Stiamo lavorando da tempo al progetto di creazione di una società di gestione che rioccupi del depuratore e dei tratti di collettore che raccolgono le acque in comune tra GardaUno e Ags», spiega Alberto Ardielli, direttore dell’Azienda gardesana servizi, «si tratta di una struttura molto snella, capace di garantire un’operatività più veloce in particolare nelle emergenze che dunque risulterebbero più limitate».I tecnici si sono dati nuovamente appuntamento tra un paio di settimane. L’obiettivo è di sistemare la Sermana prima della prossima Pasqua.

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