venerdì, Aprile 19, 2024
HomeAttualitàLivelli giù, il Garda trema
Aumenta la preoccupazione tra amministratori e operatori turistici dopo il vertice sulla siccità. La delegazione comunale in Regione: «Alzare la soglia minima»

Livelli giù, il Garda trema

Basterebbe guardare l’ultimissimo grafico fornito dall’Agenzia interregionale per il Po ai rappresentanti del Comune di Sirmione durante un vertice tenuto a Milano, per rendersi conto della situazione davvero preoccupante che minaccia il lago di Garda se dal cielo non dovessere arrivare la pioggia, abbondante, in aiuto.I livelli del lago, infatti, sono dal 1° gennaio stabilmente inferiori ai 70 centrimetri sopra lo zero idrometrico, mentre l’anno passato erano un tantino superiori e negli anni precedenti ancor di più. Vero è che dal 2003, anno in cui le competenze del magistrato alle acque in materia di livelli sono state trasferite all’Aipo, la tacca dell’idrometro di Peschiera non è mai scesa, per fortuna, sotto la soglia minima dei 10 centimetri e questo lo ha ricordato nel suo intervento Luigi Mille, direttore dell’area lombarda dell’agenzia.Ma è altrettanto vero che la situazione non è affatto tranquillizzante come vogliono far pensare sia lo stesso dirigente che altri funzionari.La siccità perdurante, il mantenimento stabile della quantità di scarico a valle per le colture mantovane e di quella per le centrali non possono indurre ad ottimismo, nemmeno il più cauto.Lo testimoniano le esperienze passate, quelle in cui la stagione invernale particolarmente avara di precipitazioni aveva lasciato poi dietro di sé una scia di spiagge e canneti affioranti, porti e natanti in affanno, polemiche infinite.La delegazione sirmionese, composta da Giordano Signori, assessore al turismo, Giancarlo Dalle Vedove, presidente degli Albergatori, ed Emilio Bettinazzi, numero uno della Pro Loco, non per caso aveva sottolineato ai rappresentati delle tre commissioni regionali riunite l’esigenza improrogabile di andare in controtendenza rispetto alle procedure finora seguite.Vale a dire di innalzare sensibilmente la soglia minima dei 10 cm., di tenere il più possibile equilibrato il livello del Garda per evitare gli arcinoti inconvenienti. Anche Margherita Peroni, che fa parte della commissione regionale, ha osservato la necessità di «rivedere i criteri stabiliti».Nel vertice precedente del 14 marzo, la stessa delegazione di Sirmione aveva suggerito che si tenesse conto della voce dei paesi rivieraschi in sede di regolazione della materia, confermando quanto già detto all’audizione alla commissione ambiente del Senato dai sindaci di Desenzano e Lazise.Proposte che nascono dall’assoluta necessità di avere un quadro certo durante la stagione turistica, per poter eseguire una manutenzione affidabile ai canneti ed alle spiagge. In caso contrario, gli stessi canneti, i porti e l’ecosistema subiscono danni irreparabili, come fatto osservare due settimane fa dall’ittiologo Gaetano Gentili in occasione di un incontro al centro ittiogenico di Desenzano secondo il quale alcune specie ittiche stanno scomparendo a causa dei continui scostamenti dei livelli.Senza contare la perdita di denaro pubblico impegnato nelle manutenzioni di canneti e di sponde. Forse sarebbe opportuno che si facessero seri controlli sui sistemi di irrigazione e sulla dispersione di acqua in inverno nel mantovano.

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Dello stesso argomento

- Advertisment -

Ultime notizie

Ultimi Video