venerdì, Marzo 29, 2024
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Il demanio ordina la rimozione del discusso battello circolare, ex discoteca e centro commerciale galleggiante. Da 13 anni è ormeggiato vicino a riva. I vigili: «È in stato di abbandono»

«Lo space boat deve andarsene»

Torna il tormentone dello Space Boat, la grande nave circolare ormeggiata ormai da 13 anni nello specchio acqueo antistante il parcheggio Monte Baldo di Sirmione. Nei giorni scorsi, il responsabile della Gestione Associata del Demanio del lago di Garda, con sede a Salò, ha fatto notificare un’ordinanza di rimozione dell’imbarcazione ad Attilio Scalmana, 64 anni, sirmionese, legale rappresentante della Sane, la società proprietaria. Dopo alcuni anni di relativo silenzio torna, dunque, ad occupare le pagine dei giornali il discusso «Ufo galleggiante» che continua a restare nelle acque della penisola sirmionese. A scatenare l’ennesima battaglia contro lo Space Boat è stato questa volta Luca Azzoni, nominato di recente amministratore unico della società «Sirmione Servizi», preoccupato che la nave continui ad occupare una vasta area demaniale senza alcun tributo di concessione in cambio e, per di più, in condizioni di abbandono, come tutti possono notare.Azzoni, che per ora preferisce restarsene in silenzio, avrebbe un asso nella manica. Che, però, non vuole svelare. Le ipotesi a questo punto sono diverse. Il Registro Navale Italiano, l’ente presso cui lo Space Boat è iscritto fin dal 1989, potrebbe aver comunicato alla «Sirmione Servizi» che la nave non avrebbe più i requisiti della navigabilità. E, da parte sua, la Regione Lombardia, nei cui registri l’«Ufo» è iscritto, potrebbe aver fatto altrettanto riguardo alla licenza di navigazione. Ma si tratta solo di ipotesi, per il momento. I presupposti giuridici sono diversi. Un sopralluogo eseguito dal funzionario del Demanio con i Vigili Urbani ha confermato lo stato di abbandono dello «Space Boat»; inoltre la nave risulta «appoggiata sul fondo del lago e fissata con cime di ormeggio a terra e a briccole in legno» (ma i sistemi di ancoraggio sono di tutt’altro tipo, fra l’altro riconosciuti dall’autorità marittima) e, infine, la normativa dispone che «è vietato abbandonare unità di navigazione sul demanio lacuale al di fuori degli spazi d’ormeggio assegnati o senza concessione». Il provvedimento dispone che il proprietario deve rimuovere la nave entro 10 giorni dal suo ricevimento. Se non sarà provveduto, «l’unità di navigazione verrà affidata in custodia giudiziale al Comune di Sirmione con la conseguente distruzione o messa all’asta». C’è però da giurare che Scalmana ricorrerà al Tar contro un provvedimento di sgombero della sua nave circolare. Può contare su uno dei maggiori esperti in diritto della navigazione, oltre che velista, avvocato Giovanni Morabito.

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