martedì, Aprile 23, 2024
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Gianfranco Comincioli unico lombardo inserito nella lista dei 54 produttori con il massimo dei voti. Presentata la pubblicazione di Slow Food, tre produttori di casa sono al top

L’olio bresciano è da tre olive

Gianfranco Comincioli Gianfranco Comincioli si conferma il “re” dell’extravergine made in Bs: è suo l’unico olio lombardo incluso nella lista dei magnifici 54 che hanno ottenuto il massimo riconoscimento delle Tre Olive nella «Guida agli Extravergini 2011» di Slow Food. Il volume è stato presentato ieri in anteprima per la Lombardia a Gardone Riviera nella sede dell’istituto alberghiero Caterina de Medici, dal vice curatore nazionale Dario Ferro, dal responsabile regionale della guida Marco Antonucci e da Francesco Amonti, consigliere nazionale di Slow Food e punto di riferimento bresciano, ospiti del preside Francesco Mulas. Giunta all’undicesima edizione, la Guida quest’anno si ripresenta in scena sull’onda di numeri importanti (1106 gli oli degustati e recensiti proposti da un totale di 762 aziende selezionate in tutta la Penisola), ed accompagnata da un “Manifesto in difesa dell’Olivicoltura Italiana” che punta a valorizzare le tradizioni di territori come Garda o Sebino, dove la produzione olearia resta una nicchia, ma di qualità elevata. «Non siamo schierati in modo acritico dalla parte dei piccoli produttori – ha spiegato Amonti -. Semplicemente con il tempo abbiamo avuto modo di constatare che in questo campo le piccole aziende sono quelle in grado di rappresentare l’alta qualità». Aziende come le 21 bresciane presentate nella guida (sul totale delle 23 lombarde), con ottimi risultati: oltre alle già citate Tre Olive attribuite al Casaliva Denocciolato di Comincioli, sono infatti tre gli oli bresciani entrati nella lista degli «Extravergini dell’Emozione 2011», quelli arrivati in pratica alla soglia del massimo riconoscimento, e premiati ieri a Gardone. Si tratta del Leccino da agricoltura biologica di Valerio Giacomini (Gargnano), del Dop Laghi Lombardi Sebino dell’azienda Ruggeri di Luigi Massussi di Iseo e del Numero Uno, anche questo firmato da Comincioli di Puegnago.

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