mercoledì, Aprile 24, 2024
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Continua la vigilanza da parte veronese e con la collaborazione trentina. Presto altri incontri pubblici

L’orso? Potrebbero essere due

Non uno ma due orsi. Questa ipotesi si fa largo dopo l’ultima presunta predazione messa a segno a San Zeno di Montagna. Se così fosse il Baldo potrebbe essere diventato meta preferita non di uno bensì di due plantigradi, dunque una coppia d’animali. E, se uno è certamente maschio, l’altro potrebbe essere una femmina.Gli esperti sono dubbiosi, ma per togliersi la curiosità si attendono gli esiti delle analisi del Dna che Davide Zeli, comandante della polizia provinciale di Verona, ha predisposto siano fatte su peli ed escrementi raccolti dove l’animale avrebbe predato o consumato le capre.«Faccio però notare che il 20 marzo sono state segnalate impronte fresche e che il mattino, poco dopo le 6, l’orso era stato avvistato poco oltre Novezza, in provincia di Trento, tutt’altra zona», commenta il naturalista Carlo Frapporti, tra i responsabili della “gestione orso” al Servizio foreste e fauna della Provincia autonoma di Trento, che ha notato altre orme anche di recente.«Intanto il 28 marzo il nostro capo zona del Baldo, l’ufficiale Anselmo Furlani, è stato sul posto per rilevare i danni», precisa Zeli. «Ha raccolto i peli e gli escrementi e osservato che le dimensioni delle impronte e degli artigli paiono diverse da quelle viste a luglio, come notato anche da escursionisti». Per togliersi i dubbi resta solo l’esito delle provette: «Le analisi del Dna», spiega Zeli, «ci permetteranno di individuare l’individuo e sapere con certezza se è lo stesso che quest’estate aveva lasciato tracce». Frapporti commenta: «Per tutto l’inverno ho seguito questo orso, ho sempre notato sue tracce ed escluderei la presenza di un altro. Solo sei hanno abbandonato il gruppo del Brenta, l’area in cui sono stanziali. Non ritengo possa trattarsi di una femmina essendo tipico dei maschi sub adulti, come KJ2G2 che ha due anni, fare spostamenti: altri cinque, della stessa età, hanno abbandonato l’area: uno è in provincia di Brescia, due sono in quella di Bolzano e altrettanti in Svizzera».Servirà però passare alle difensive per evitare che il plantigrado, affamato, colpisca le greggi, che a maggio torneranno in quota per l’alpeggio. Gli esperti assicurano che «quanto accade è nell’indole di questi animali». Fortunatamente la popolazione pare tranquilla, come assicura ad esempio Paolo Rossi, sindaco di Ferrara di Monte Baldo. E Zeli fa sapere: «Per difendere le greggi la Provincia sta predisponendo la posa di reti elettrificate, come annunciato ai pastori riuniti alla Comunità montana del Baldo. In Trentino si sono rivelate efficaci: le predazioni sono cessate». Chi dice d’averle subite qui, dovrà chiedere alla Provincia il risarcimento danni. «Vi provvederà la Regione, quando il nostro ufficiale ne avrà rilevata la fondatezza».Avvicinandosi la stagione della monticazione, molti si chiedono se non sia il caso di far trovare all’ospite del cibo: «Sul Baldo tale presenza ha senso nel momento in cui l’animale dimostra di saper sopravvivere autonomamente e compatibilmente con l’ambiente», dice il comandante. «L’orso bruno è onnivoro, si va verso la bella stagione e la montagna gli offrirà frutta e bacche. È comunque vietato lasciare cibo o rifiuti in giro per evitare che si avvicini a nuclei abitati e familiarizzi con l’uomo, anche perché il Baldo d’estate è frequentatissimo».Frapporti nota: «L’orso non ha problemi di alimentazione. Anche quest’inverno è sopravvissuto benissimo mangiando faggiola (il frutto del faggio) e rosa canina». «KJ2G2» ha però in curriculum due predazioni, una in agosto a Malcesine e l’altra in ottobre a Campedello di Ferrara: «Non è detto che stavolta si tratti di predazione», dice. «A fine gennaio un capriolo è stato investito ed è morto. Per un mese nessuno l’ha toccato e poi è stato consumato, probabilmente dall’orso. Anche nel caso delle capre potrebbe trattarsi di “consumo”».Zeli chiude: «Faremo una riunione con la popolazione di San Zeno come già fatto a Caprino, Brenzone e Malcesine. Non attendendoci quest’attacco, la data non era ancora stata fissata. La situazione e la zona sono comunque sotto controllo poiché il capo zona Furlani, con due agenti, sta costantemente monitorando». Informazioni e curiosità? Visitare: www.orso.provincia.tn.it ).

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