martedì, Aprile 23, 2024
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Entro fine anno l’avvio dei lavori per la nuova ala, che sorgerà nella zona di via Santa Maria.
Una struttura di 6 piani, a giugno la Tac e la Terapia intensiva

L’ospedale sale sulla torre

E venne il giorno dell’ospedale di Gavardo. Tra un mese verranno accreditati i 31 milioni di euro, dei quali 4,5 dalla Regione, per ampliare il vecchio ospedale «La Memoria», poi entro fine anno, salvo intoppi, dovrebbe essere dato il primo colpo di ruspa. E fra tre anni il nuovo ospedale potrebbe diventare finalmente una realtà. Questi i tempi annunciati grosso modo da Mauro Borelli, direttore generale dell’azienda ospedaliera di Desenzano da cui dipendono anche Gavardo e Salò. L’annuncio è stato dato nel corso di un incontro al quale hanno partecipato l’intero management aziendale (il direttore sanitario Lucio Dalfini e il direttore amministrativo Adriano Vaini), i primari e i capisala, e lo staff tecnico guidato dall’architetto Erminia Torri, che ha realizzato il progetto. Volta pagina dunque l’ospedale della Valsabbia e dell’alto Garda, anche perché è in arrivo entro pochi mesi il reparto di Terapia intensiva, che eviterà ai pazienti di dover essere trasferiti o a Desenzano o a Brescia. La nuova divisione di emergenza sarà diretta dal dottor Alberto Ischia. Sempre a Gavardo è attesa in giugno una nuova Tac di ultima generazione a 16 strati, cioè capace di eseguire indagini di ogni specie.L’ampliamento. Croce e delizia per quasi 4 anni tra forze politiche, terreno di disputa tra Borelli e Gianpiero Cipani, sindaco di Salò che ha sempre indicato la soluzione del nuovo ospedale da costruire sulle pendici della sua cittadina, l’ampliamento ha ottenuto invece il gradimento di quasi il 94% delle amministrazioni locali. Tanto bastava a Borelli per andare spedito come un «pendolino» verso la progettazione di un semplice ma efficace allargamento dell’attuale presidio, i cui lavori verranno appaltati e diretti da Lombardia Infrastrutture senza seguire le procedure della legge Merloni. «Perché con 31 milioni di euro si poteva parlare di un ampliamento; in caso contrario, e cioè della costruzione di un nuovo plesso ospedaliero, allora la questione finanziaria sarebbe stata insormontabile: dove reperire i necessari 160 milioni di euro?» ha sottolineato il direttore.E per la vicenda dell’ospedale di Salò «ormai fatiscente», Borelli ha aggiunto che «se si attuasse una variante urbanistica per destinarlo ad altro, si potrebbe realizzare un grande poliambulatorio con servizi sanitari a favore della popolazione di Salò».Tornando a Gavardo il nuovo plesso, che avrà una superficie di 11.400 mq. con 107 posti letto in più, sorgerà sul lato che s’affaccia su via Santa Maria (dalla parte opposta a quella d’ingresso dei visitatori) e verrà distribuito su sei piani. Al piano interrato ci andranno i magazzini e la futura risonanza magnetica, al piano terra le camere mortuarie e le sale di medicina legale, al primo piano il nuovo Pronto Soccorso, al secondo l’unità cardio-coronarica, dal terzo all’ultimo le degenze. Verranno realizzati, grazie ad accordi già conclusi con il Comune di Gavardo, dei nuovi parcheggi in previsione dell’aumento dell’utenza. Infatti, per effetto dell’apertura del nuovo reparto di Rianimazione e del conseguente potenziamento dell’organico degli anestesisti, sarà ora possibile per la divisione di Ostetricia accogliere le pazienti che desiderano praticare il parto indolore, obbligate invece fino ad oggi a rivolgersi a Brescia o a Desenzano. Sempre parlando in campo di emergenza, Borelli ha annunciato anche la creazione di una decina di piazzole di atterraggio per l’eliambulanza: sono stati contattati i Comuni e il «118» per reperire le aree, mentre i costi per la loro costruzione saranno a carico dell’azienda ospedaliera: stanziati già 550 mila euro.

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