sabato, Aprile 20, 2024
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Realizzate sei postazioni con «ciambelle» di salvataggio. Il dispositivo è un «prodotto locale»: l’inventore è di Sirmione

Lungolago sicuro con il salvagente

Salvagente di emergenza sparsi per tutto il nuovo lungolago di Maderno. È questa la nuova iniziativa promossa dall’amministrazione comunale di Toscolano Maderno denominata «Presidio tecnico di salvataggio». Il problema della sicurezza a lago è uno dei cavali di battaglia del comune lacustre in questa stagione estiva. Tra le tante iniziative già avviate e alcune ancora in cantiere, ecco che nasce questo progetto pilota per tutelare i bagnanti che nuotano all’infuori dalla vista dei bagnini che vigilano nelle acque antistanti la spiaggia Lido Azzurro. Inoltre l’iniziativa nasce anche per salvaguardare soprattutto le persone anziane che passeggiano abitualmente, anche d’inverno, a tutte le ore del giorno sul lungolago. Tante volte è purtroppo capitato che persone cadessero nel lago e annegassero in pochi metri d’acqua sottolo sguardo impotente dei passanti. Da ieri mattina si possono ammirare sei salvagenti di emergenza installati in diversi punti del lungolago. L’idea è nata per mano dell’assessore comunale al Turismo Fabio Cauzzi, il quale tempo fa vide la cosa realizzata su tutto il frequentatissimo lungolago di Sirmione e decise di proporla subito al proprio Consilio Comunale. “È un progetto pilota – fa sapere Cauzzi – un esperimento per capire come si possa al meglio tutelare la sicurezza dei cittadini e dei turisti. «Infatti sei salvagenti sono insufficienti a coprire l’intero lungolago. Per questo motivo sono stati scelti i punti più critici della passeggiata a lago, basandosi sulle esperienze avute negli anni precedenti. Nelle ultime stagioni si ricordano infatti incidenti o malori accaduti soprattutto a persone anziane che, finiti nel Garda, persero la vita». Il primo salvagente si trova davanti al Circolo Vela, il secondo all’attracco del traghetto, il terzo sul pontile del porto della Navigarla e i rimanenti dopo l’ex campo ippico. Ma ecco come funziona lo speciale salvagente di emergenza, che fra l’altro è un «prodotto locale» gardesano: è stato ideato da un «inventore» sirmionese, Marino Gabella, e viene distribuito dalla ditta Red Rescue di Desenzano, che è già fornitrice anche dei Comuni di Sirmione, Peschiera, Desenzano, Padenghe, Manerba e Castelnuovo. Innanzitutto è un salvagente anulare fissato sopra un paletto di ferro a un metro di altezza per agevolare qualsiasi tipologia di soccorritore. Un etichetta scritta in italiano e inglese indica come sbloccare l’attrezzo e poterlo usare in maniera corretta. Infatti tutti e sei i salvagente dispongono di un cordino di sicurezza. In caso di emergenza bisogna allentare la manopola in senso antiorario e l’anulare si libera all’istante. Avvolta intorno al salvagente ci sono trenta metri di sagola galleggiante, che assieme al salvagente anulare si scoprono leggerissimi per persone di qualunque età da poter lanciare in acqua verso la persona in difficoltà. Inoltre su ogni salvagente sono segnalati i numeri della guardia costiera, vigili del fuoco e soccorso sanitario. «In futuro moltiplicheremo i salvagente su tutto il lungolago di Maderno – ha spiegato ancora l’assessore – e spero – ha poi continuato – che non si verifichino atti vandalici, perché rubare o danneggiare un salvagente di emergenza sarebbe come togliere la possibilità di salvar una vita».

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