giovedì, Aprile 18, 2024
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Il rispetto dell’infanzia è illustrato in 12 mesi dagli alunni del Collodi e dall’artista Carlo Giovine

L’Unicef affida il messaggio a un calendario

È il primo calendario ad essere sponsorizzato ufficialmente dall’Unicef, l’associazione internazionale che si batte per la difesa dell’infanzia. Si chiama “duemilaeunicef” ed è stato realizzato dall’istituto comprensivo “Carlo Collodi” di Valeggio, che da anni sostiene iniziative in collaborazione con l’associazione internazionale. E proprio alla carta dei diritti dell’infanzia si ispira il calendario: ogni mese un diritto e un disegno che lo rappresenta. In gennaio si afferma il diritto dei bambini alla pace: una clessidra con scene di guerra in basso e fiori e una colomba con l’ulivo nel becco in alto. Si continua con il diritto alla famiglia, al rispetto dell’ambiente, alla salute, alla cittadinanza, alla libertà di religione, all’istruzione, al gioco, alla tutela contro lo sfruttamento, alla protezione, all’informazione, all’uguaglianza. Ogni diritto è una storia raccontata con matite, pennarelli, ma soprattutto con fantasia, dai 98 alunni. «Ogni anno», spiega Maurizio Tencheni, direttore dell’Istituto, «collaboriamo con l’Unicef nella realizzazione di un progetto che testimoni la nostra sensibilità nella difesa dei bambini. Ci sembrava che realizzare un calendario per concludere ed aprire un millennio fosse particolarmente significativo. Abbiamo contattato l’Amministrazione comunale che, con altri sponsor, si è fatta carico della spesa e in un anno abbiamo realizzato il calendario». Che è una meraviglia e che, anche se i disegni sembrano solo dodici, in realtà ne racchiude un centinaio dei 500 creati dai ragazzini. Ogni quadro è un collage. Il compito di scegliere i disegni, di metterli assieme per rendere al meglio il significato del diritto da affermare, è toccato a Carlo Giovine, artista torinese che si occupa di progetti creativi nelle scuole. «Il mio compito è stato quello di scegliere i disegni più significativi per rimetterli assieme e creare qualcosa di diverso, rispecchiando fedelmente il messaggio che i bambini avevano scelto di dare. Sono intervenuto soprattutto nei colori», spiega Giovine, «perché i bambini non hanno ancora la padronanza dei colori, mentre sono bravissimi nel disegnare». Alla fine il calendario prodotto dagli alunni con Giovine, è veramente unico per spontaneità, allegria e immediatezza di messaggi. «Era lo scopo che volevamo raggiungere», conclude l’insegnante Maria Luisa Oliosi, responsabile del progetto e delegata ai rapporti con L’Unicef. «Non a caso abbiamo voluto aprire il calendario facendo nostra una frase dello scrittore Max Jacob che recita: «Il Bambino mi ha preso la mano e io l’ho tenuta stretta perché mi proteggesse dall’infelicità».

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