venerdì, Marzo 29, 2024
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Nuovi vertici, tanti progetti e anche il sito si rifà il look. A guidare l'associazione è la storica dell'arte Paola Artoni

Madonnari, il CIM rinnovato guarda al futuro

Custodire la memoria storica della lunga tradizione del concorso di Grazie, promuovere l’arte del gessetto tra le giovani generazioni e rinsaldare i rapporti con le altre manifestazioni internazionali: queste le linee guida del Centro Italiano Madonnari, l’associazione che, assieme alla Pro Loco, collabora con l’Amministrazione Comunale di Curtatone all’organizzazione dell’incontro nazionale giunto quest’anno alla sua 42° edizione.

A tracciare gli obiettivi del CIM sono i nuovi vertici, che questa mattina hanno presentato ufficialmente il nuovo corso dell’associazione nella conferenza stampa che si è svolta nella sede del Museo dei Madonnari di Grazie.

A guidare il Centro è la presidente Paola Artoni, storica dell’arte dell’Università di Verona; suo vice è Romeo Nicoli, fondatore del concorso nel 1973. Il Consiglio Direttivo è inoltre composto da: Franco Almerighi, Carlo Anselmi, Carlo Beduschi, la maestra madonnara Simona Lanfredi Sofia (referente per le scuole di arte madonnara) e la madonnara qualificata Valentina Sforzini (referente per i festival internazionali).

I revisori dei conti sono Marina Ferrari, Pietro Marconi e Cesare Spezia, che svolgerà anche il ruolo di  coordinatore dei madonnari, aiutato da Raffaella Marastoni.

“Il nostro obiettivo principale – spiega la presidente Paola Artoni – è quello di promuovere l’arte madonnara, che come sottolinea anche il presidente della giuria di quest’anno, Philippe Daverio, è l’evoluzione della più antica arte sacra popolare italiana. Come hanno saputo dimostrare in questi anni, i madonnari sono capaci di grande tecnica: gli artisti possono usare solo polvere e gesso colorato, l’esecuzione non permette tentennamenti. Notevole anche la forza espressiva delle opere, capaci di emozionare con immediatezza, senza bisogno di intermediari, come è nella tradizione dell’arte devozionale. E il fatto che si tratti di opere effimere, frutto di un gesto irripetibile, rende ciò che accade a Grazie ogni anno un’esperienza unica, sia per gli artisti che per il pubblico che ne ammira le creazioni. Un gesto antico, reso ancora più prezioso dal tema cristiano, e che si fonde con la cornice in cui si svolge, il sagrato del Santuario di Grazie”.

“Altra priorità – prosegue la Artoni – sarà quella di incentivare l’attività dei giovani artisti: ecco perché siamo tornati ad accettare tra i partecipanti al concorso anche i ragazzi di 16 anni. Fondamentale nella diffusione dell’arte madonnara sarà anche il lavoro con le scuole e il dialogo con le altre grandi manifestazioni, sia italiane ma soprattutto internazionali, che proprio a Grazie si sono ispirate, come il Sarasota Chalk Festival in California”.

Il Centro Italiano Madonnari ha anche un nuovo sito (www.centroitalianomadonnari.it), in cui è possibile trovare anche tutte le informazioni per diventarne soci e sostenitori, con una quota simbolica di cinque euro.

A fare gli auguri di buon lavoro al CIM è l’Assessore alla Cultura del Comune di Curtatone Alessandro Benatti: “Assieme alla Pro Loco e a questo nuovo gruppo, che vanta persone di lunga esperienza e che molto hanno dato alla manifestazione, abbiamo lavorato intensamente per rinnovare e rendere ancora più attrattiva questa edizione, e i risultati ci stanno dando ragione. Il nostro compito è quello di custodire i valori e la storia dell’arte madonnara, guardando allo stesso tempo al futuro. È un arte effimera ma viva e vitale,  espressione di una forte tradizione artistica popolare. Si tratta di un lavoro che non esaurisce in occasione della Fiera, ma che dura tutto l’anno e che ha nel CIM un partner estremamente qualificato per competenze ed esperienza. Proprio per valorizzare questo patrimonio e rafforzare i rapporti con gli altri festival, sia italiani che internazionali, abbiamo intenzione di elaborare dei progetti di valorizzazione anche del Museo dei Madonnari, puntando a finanziamenti europei”.

 

 

 

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