venerdì, Aprile 19, 2024
HomeAttualitàMagasa in Trentino?La storia dice di «sì»
Nasce un Comitato per abbandonare la provincia di Brescia e la Lombardia

Magasa in Trentino?La storia dice di «sì»

È sorto a Magasa il comitato «Torniamo in Trentino», presieduto dall’avvocato Tommy Bettanini. Punta a un referendum per aggregare Magasa alla Provincia autonoma di Trento ed alla Regione Trentino Alto Adige/Sudtirol.Per la verità, la Regione Trentino aveva «allungato la mano» su Magasa ed Valvestino, e fatto già qualche passo concreto: le operazioni di consultazione che per il catasato terreni e quello urbano erano prima suddivise tra Brescia e Riva del Garda, ora si effettuano solo nella cittadina trentina. Inoltre, la Procura della Repubblica, la Pretura ed il Tribunale di riferimento sono quelli di Riva e Rovereto. I benefici, scrive Bettanini «sono noti a tutti, ma non è solamente quello finanziario, che non è poco: è la storia e la cultura che da secoli ci lega alla regione del Sud-Tirol». Bettanini ritiene che adesso i tempi siano maturi per iniziare la pratica di ricongiungimento con Trento, in modo da potere «tornare a far parte di una realtà più piccola, più omogenea, che si autogoverna, dove anche noi potremo far sentire la nostra voce. Sarebbe un atto dovuto».Bettanini ricostruisce il passato e gli eventi. «Come sanno quasi tutti, la nostra storia e cultura è sempre stata legata al Trentino. Sin dal 1185 dipendevamo dai conti Lodrone, che erano soggetti alla potestà del principe-vescovo di Trento. Con il trattato di Saint-Germaine del 10 settembre 1919, le potenze vincitrici della Grande Guerra imposero lo smembramento dell’Impero Asburgico e stabilirono particolari diritti di autonomia amministrativa alle «Terre Redente» per ridurre il disagio dei vinti, nel processo di integrazione con la popolazione italiana». La Valle, e Magasa sono state territorio asburgico fino al 26 maggio 1915.Bettanini prosegue, «Con Regio decreto legge n. 586 del 1934 passammo da Trento a Brescia. La popolazione, non interpellata, accusò il colpo mantenendo con Trento la giustizia ed il libro fondiario e perdendo i benefici che la Regione Trentino Alto Adige acquisì». Nel 1928 i cinque comuni della Valvestino e quello di Magasa, vennero accorpati in uno solo. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il 20 agosto 1947, la Valle venne nuovamente distinta in due comuni, Valvestino e Magasa e, «nel 1948 in occasione della prima seduta del Consiglio Regionale del Trentino Alto Adige, il consigliere Defant, ricordava che vi erano delle popolazioni fuori dalla regione Trentino Alto Adige che desideravano rientrare.

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