Gli organizzatori della competizione di Toscolano hanno tirato le somme. Quintali di bevande e mele, migliaia di panini distribuiti per la corsa
Maratonina sì, ma di the e caffè
La Maratonina del Garda numero diciannove disputatasi a Toscolano Maderno nei giorni scorsi ha ottenuto un grande successo tecnico, ma soprattutto di pubblico. Il lungolago inaugurato proprio mentre stavano inziando le premiazioni della manifestazione orchestrata dall’Hinterland Gardesano presieduto da Costantino Felter era stracolmo di gente e quando il sindaco Paolo Elena ed il presidente dell’amministrazione provinciale Alberto Cavalli hanno tagliato il nastro l’entusiasmo è salito alle stelle. Per una mattinata e gran parte del pomeriggio Toscolano Maderno è divenuta la capitale dello sport agonistico ed amatoriale bresciano coinvolgendo almeno diecimila persone (oltre duemila i partecipanti), che sotto un sole estivo si sono divertiti come non mai concedendosi anche un bagno nel Garda: evento che difficilmente si ripeterà in futuro perchè siamo ormai a fine settembre. La grande giornata targata Hinterland Gardesano ‑Toscolano Maderno è iniziato di buon mattino quando il Monte Baldo nascondeva il sole ed il buio la faceva ancora da padrone. Il lago color grigio, le motonavi «Mincio» e «Adamello» ormeggiate sul molo di Toscolano Maderno hanno accolto gli organizzatori che incuranti hanno preparato minuziosaente ogni cosa. Quando il sole ha fatto capolino dal Baldo la gente ha cominciato a giungere nel villaggio hospitality allestito dall’amministrazione comunale. Vigili urbani, carabinieri e gli amici del moto club Salò con il sorriso sulla labbra hanno mantenuto l’ordine pubblico con grande professionalità senza togliere l’entusiasmo alle miglia di persone che piano piano hanno occupato lungolago, percorso e villaggio hospitality stesso. La macchina organizzatrice è andata a pieno regime dalle 8 in poi e la macchia «Biancorossa» (uomini e donne Felter) si è prediposta in ogni angolo per preparare l’evento al meglio. Cucina e bar hanno cominciato a disbribuire bibite e quant’altro in quantità industriale e sotto gli occhi felici del signor Avesani (all’anagrafe Remigio Marchesini che portò al titolo olimpico Gelindo Bordin a Seul nel 1988) la festa è entrata nel vivo. Nel corso di alcune ore sono stasti distribuiti sei quintali ti the, 15 di mele, 2.500 caffè, 2.730 panini, 50 chilogrammi di salame, 6 quintali di gnocchi Avesani, 150 litri di vino bianco e rosso, 2 quintali di robiole Zani, 5.100 bottiglie d’acqua Tavina, 3.800 confezioni di yogurt e 2.700 succhi di frutta Sterilgarda, 17.000 confezioni di prodotti Avesani (gnocchi, pasta fresca, ravioli), 3 quintali di gelato, 2 quintali di tagliata, 40 chilogrammi di mortadella ed almeno trecento premi toccati a gruppi, amici, sostenitori, sponsor e naturalmente ai grandi protagonisti della corsa vinta dal keniano Moses Rotich Kemboi e dalla bresciana di Darfo Boario Terme Maria Cocchetti (sessantesima assoluta). ma per una volta tanto i vincitori non sono stati soltato gli atleti che per primi hanno tagliato il traguardo, bensì tutti i partecipanti ed il pubblico. Tutti hanno contribuito a rendere questa festa straordinaria con l’impegno di ripeterla tra un anno. Parola di Paolo Elena e dell’entusiasta presidente provinciale Alberto Cavalli. E naturalmente di Costantino Felter, vulcanico, talvolta troppo, ma insostituibile patron.