giovedì, Aprile 18, 2024
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Una onorificenza per il suo impegno Instancabile animatore della Da Como

Marcoli diventa cavaliere

Ottavio Marcoli, rivoltellese di origine, residente a Lonato, diventa Cavaliere al merito della Repubblica. A rendere pubblica la notizia è l’associazione Il Timone di Rivoltella, che «rende onore a chi si è prodigato per Rivoltella e per la cultura». Marcoli, classe 1939, sposato con Vittorina Pistoni, padre di Paolo, assessore lonatese, fin da giovane organizza commedie e anima il carnevale. Impiegato in Provincia all’Ufficio tecnico, la sera frequenta il bar Afra, ritrovo dei rivoltellesi doc, dove si discute dei problemi della cittadina. Tra le battaglie di quegli anni, la chiusura del centro storico a auto e camion, una vicenda complessa che culmina in una ribellione, grazie alla quale l’obiettivo viene raggiunto: realizzare l’attuale nuova strada. Ma dove Marcoli, guadagna con merito le insegne di cavaliere è a Lonato, dove si occupa della Pro loco come segretario. Trascinatore, determinato, coinvolge molte persone nel restauro della rocca e nel rilancio della Fondazione Da Como. Non solo suggerisce come e cosa fare, ma fa l’operaio e il dirigente, trova i fondi e li usa, scavalca, con salti degni del migliore saltatore con l’asta, armandosi di biblica pazienza, mille difficoltà burocratiche. In Fondazione raccoglie fondi per restaurare una settantina di pezzi della collezione del senatore Da Como, tra cui 40 dipinti e 30 oggetti d’arredamento. I lonatesi ammirano e contribuiscono. «Mi ricordo per esempio – racconta Marcoli – quando Francesco Bertazzi, un imprenditore locale, mi incontrò per strada. Gli spiegai cosa stavo facendo e mi staccò subito un assegn per i lavori di restauro». L’idea di “far adottare” un pezzo da collezione ai lonatesi mi venne al Museo civico di Cremona, dove vicino al pezzo restaurato c’era il nome di chi vi aveva contribuito. Così feci anche a Lonato». L’allora presidente della Fondazione e dell’Ateneo di Brescia, Gaetano Panazza, lo conosce, lo apprezza e lo incarica di amministrare l’ente. Lo fa con certosina precisione, promuove iniziative, apre la Fondazione ai visitatori. Intorno a lui si raccolgono dei volontari, la Fondazione raggiunge i 15 mila visitatori l’anno. Ottiene che venga aperto, in collaborazione con il Comune, il Museo ornitologico, fiore all’occhiello della Rocca. Il suo talento, messo a disposizione della collettività viene finalmente premiato. «Sono molte le persone che devo ringraziare – conclude Marcoli – a cominciare dai compianti dottor Panazza e avvocato Levi Sandri, che mi hanno onorato della loro stima e amicizia e mi hanno segnalato come degno per questa onorificenza. Ma devo ringraziare anche enti, banche, privati, senza dimenticare i collaboratori che mi hanno supportato».

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