giovedì, Aprile 25, 2024
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Nel bicentenario della nascita. Ieri lo scoprimento di un busto nella torre di S. Martino

Mazzini: finalmente un posto tra i grandi

“Da oggi Giuseppe Mazzini occupa il posto che gli spetta da sempre: tra i grandi padri della Patria insieme a Cavour, Vittorio Emanuele e Garibaldi». Con queste parole, il presidente della Società San Martino e Solferino, Fausto Fondrieschi, ha aperto ieri le celebrazioni del bicentenario della nascita del grande repubblicano risorgimentale ospitate nel complesso monumentale di San Martino della Battaglia, a Desenzano. Celebrazioni che hanno visto lo scoprimento del busto bronzeo del patriota genovese al piano terra della torre. Il busto, donato dall’amministrazione comunale di Desenzano, è opera dello scultore bergamasco Per Antonio Cavagna. E l’iniziativa è stata organizzata dallo stesso Comune, dalle associazioni d’arma e dalla Società che si occupa del museo e dei luoghi legati alla battaglia.«Nel bicentenario della nascita, anche la Società Solferino e San Martino vuole degnamente ricordare questo grande italiano – ha aggiunto Fondrieschi -, e lo vuole fare rievocandone la figura e l’opera, ma soprattutto sottolineando l’importante ruolo che riveste nella storia patria, e la perenne attualità del suo pensiero e del suo insegnamento. L’Italia che nasceva a San Martino era il risultato della burocrazia, e non corrispondeva al sogno di Mazzini. Ma non si sarebbe costituita senza i valori e gli ideali perseguiti dal patriota genovese. Il gesto di oggi vuole essere un atto riparatorio verso un grande italiano». «Non è un caso che il bicentenario della nascita di Mazzini venga ricordato proprio nel giorno della festa delle forze armate e dell’Unità d’Italia – ha continuato il sindaco di Desenzano Fiorenzo Pienazza -. Il nostro impegno deve essere quello di realizzare e mantenere vivi gli ideali per i quali tante persone hanno dato la propria vita. In una società come la nostra appare ancora più significativa l’azione di quanti dedicano risorse, energie e intelligenza alla riflessione su fatti ed eventi carichi di pregnanza simbolica, oltre che di valenza concreta». La giornata, iniziata con una messa nella chiesetta dell’ossario e continuata con gli interventi delle autorità, tra le quali anche il sindaco di Solferino Maria Orazia Mascagna, ha avuto come momento centrale proprio l’inaugurazione del busto di Mazzini all’interno della torre. Le celebrazioni sono poi continuate con i discorsi del presidente emerito della Società San Martino e Solferino, Marziano Brignoli, del docente di Storia delle dottrine politiche dell’Università di Pavia Arturo Colombo, e del rappresentante dell’associazione combattenti di Desenzano, Alberto Rigoli. Al termine sono state consegnate le copie del primo bollettino della Società, dedicato proprio alla celebrazione del duecentesimo anniversario della nascita di Giuseppe Mazzini.

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