giovedì, Marzo 28, 2024
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All'inaugurazione dell'Expo Riva Schuh il neo assessore al commercio conferma a Riva il polo fieristico proviniciale. Dopo la costruzione dei padiglioni serve un riassetto urbanistico

Mellarini benedice la primogenitura rivana

La cerimonia d'inaugurazione dell' Schuh ha questo di caratteristico: è, ed è sempre stata, ignorata dalla stragrande maggioranza dei protagonisti dell'evento. Da una parte una fila poderosa di signori in ghingheri davanti allo sportello per farsi registrare ed ottenere il pass che li abilita a penentrare negli stand dove si trattano gli affari; sopra, sotto e tutt'intorno il formicolio di quelli che stanno lavorando (i dati dicono che in un giorno normale passano per i padiglioni quiasi 8000 persone). In parte il gruppo delle autorità locali che considerano, auspicano, si congratulano, sperano ed infine brindano.Quando la cerimonia avveniva al bar del palacongressi, poteva accadere che passando uno scarparo s'arrestasse a porgere l'orecchio ad un intervento o ad ingollare una tartina. Adesso l'unico collegamento fra i due mondi paralleli -degli affari e della politica- è assicurato dal signor Eichholz, presidente onorario e superstite di quella pattuglia di 12 rappresentanti di calzature interessati al mercato germanico che, nel 1973, inventarono letteralmente la fiera. E' stato lui, visibilmente soddisfatto per la piega che ha preso la manifestazione negli umtimni anni, a promettere che le date delle prossime fiere sono già stabilite fino al 2011. A sentirne le dichiarazioni, per la prima volta, l'assessore Mellarini appena insediato dopo le provinciali del novembre scorso. A nome della giunta provinciale ha assicurato che per il futuro ci sarà nei confronti del comparto fieristico rivano, la stessa attenzione degli anni appena scorsi: significa che l'ampliamento della cubatura destinata alle fiere e la serie di altri interventi richiesti per costruire intorno ai padiglioni espositivi una identità strutturale compiuta, saranno supportati dai soldi della provincia (non più peraltro contributi, visto che Trento resta pur sempre il socio maggioritario in Garda Trentino fiere, società proprietaria degli immobili affittati a Palacongressi). L'esigenza di ultimare l'investimento era stata ribadita dal presidente Bertolini: perchè la fiera, che assicura 60 milioni dll'anno, un indotto essenziale all'economia altogardesana, continui bisogna che riesca a battere la concorrenza: dunque più servizi e più spazi. Il sindaco Matteotti, sulla base d'una serie di dati sulle presenze, ha ripetuto l'estremo interesse della città per la manifestazione, non solo affari, ma anche occasione d'incontro e di confronto di culture.

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