venerdì, Aprile 19, 2024
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Capodanno da «tutto esaurito»: ma solo grazie ad un turismo senza precedenti

Mentre i locali fuggono, gli ospiti ci invadono

E’ una vera e propria metamorfosi quella che il Basso Sarca sta subendo in questi giorni in occasione dei festeggiamenti per il primo Capodanno del nuovo millennio. Orde di gardesani in fuga verso mete vacanziere di ogni genere, soprattutto al caldo, alberghi ed hotel della zona tirati a lucido e pronti ad ospitare i molti turisti attesi in riva al Garda per l’ultimo week end dell’anno. Un travaso a tutti gli effetti con gente che va e gente che viene pronta a godersi, alla mezzanotte di domenica, il spasmodico passaggio al 2001. Con i locali intenti a brindare in mezzo al deserto del Sahara o al freddo del Circolo Polare Artico, quella che segue è una panoramica delle possibilità che offrirà, per la fatidica notte, l’Altogarda.Innanzitutto gli esercizi alberghieri. Ne risultano aperti più di una cinquantina su tutto il territorio comprensoriale. Un autentico boom rispetto agli anni, nemmeno troppo lontani, di assoluta magra. Non serve fare grandi salti all’indietro con la memoria per tornare a quando ad aprire i battenti, nella notte di San Silvestro, erano solamente una manciata di hotel. Riva del Garda la farà da padrona con addirittura una trentina di alberghi in attività, di cui una parte già al completo. Ma anche Nago-Torbole (in tutto una quindicina) Arco, Tenno e persino Dro hanno tirato a lucido stanze e saloni per accogliere i numerosi ospiti. In quasi tutte le strutture verranno allestiti i classici cenoni, in alcuni anche i sontuosi veglioni con musiche e grandi balli con la possibilità, per i superstiti gardesani rimasti a casa, di potervi prendere parte come «esterni». I prezzi, camera esclusa, superano abbondantemente le cento mila lire a persona: si va dalle 140 alle 180 mila, vini spumante e panettone inclusi.Anche i vari ristoranti si sono presto allineati alla nuova tendenza arrivando così a proporre per la serata caratteristici menù assieme ai tradizionali cenoni all’insegna dello zampone e delle lenticchie. Cene e libagioni da un costo che oscilla dalle 50 alle 70-80 mila lire, ma a condizione che non si pasteggi a base di pesce perché allora il prezzo sale immediatamente attorno alle 130 mila. Perfino i cinesi si sono adeguati ai rituali di Capodanno degli occidentali, predisponendo per l’occasione un menù apposito. Fuori dal coro solo qualche locale rivano che per la serata non proporrà alcunché di nuovo e particolare, lasciando gli avventori “liberi” di dileguarsi nel minor tempo possibile per andare ad assaporare dove meglio credono la notte più pazza dell’anno.

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