venerdì, Marzo 29, 2024
HomeManifestazioniAvvenimentiMigliore la bisnonna delle ciclabili
Gli Amici della terra vogliono la pista accanto alla Riva-Arco. I percorsi in periferia allungano troppo la strada ai pendolari.

Migliore la bisnonna delle ciclabili

Di chiacchiere sull’ecologia se ne fanno vagoni, ma poi nella realtà uno che volesse usare la bici per andare da Riva ad Arco e lasciare la macchina a casa, si trova ingolfato in un mare di problemi tanto grandi da scoraggiarlo. E’ quanto afferma Paolo Barbagli per conto degli Amici della Terra, concludendo con una richiesta semplicissima: ripristinare la vecchia impropria ciclabile.Quando ancora le ciclabili erano di là da venire, le amministrazioni comunali ritagliarono a fianco della statale una pista di tre metri da Arco a Riva. «Più che sufficiente per l’incrocio in sicurezza di due biciclette e per non essere a contatto quasi fisico con le automobili ed i camion». Naturalmente se c’è una cosa che funziona, si moltiplicano gli attacchi che Barbagli definisce «omicidi», tanto che oggi il malcapitato ciclista «è costretto a pedalare in un budello a fisarmonica la cui larghezza oscilla fra i 50′ centimetri ed i 2 metri, che in più punti scompare per ricomparire come un fenomeno carsico. In tutto condito da improvvisi ostacoli quali cassonetti dell’immondizia, pali della luce, vasi di fiori o di pinte, centraline dell’Enelm con un fondo stradale di livello indiano-tibetano, asfalto anni sessanta mai più rifatti, buche assassine, tratti sterrati, tratti a porfido e cemento, e, sulla destra, erbacce, guardrails, fossi limacciosi e muretti di varia altezza: un vero percorso di guerra ornato qua e là, come fosse una beffa, da un bellissimo disegnino giallo con una bicicletta, forse a ricordare a chi se n’era nel frattempo scordato, la sua ipotetica destinazione d’uso». Il comune di Riva ha provveduto ad incaricare l’ingegner Flavio Pedrazzoli della progettazione del tratto di ciclabile di sua competenza, fino a san Tomaso. Da parte arcense gli Amici della Terra hanno sentito l’assessore Miori e l’ingegner Trentini, estensore del piano della mobilità leggera: grati per la disponibilità, non sono per niente d’accordo sulle soluzioni prospettate. Le ciclabili «periferiche» per Varignano-Grazie o per san Giorgio, ottime per chi va a spasso, non possono andare bene per chi si sposta fra le due città con pendolarismo quotidiano e non servono a nulla. Unica soluzione autentica la pista lungo la statale, proprio come una volta.

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Dello stesso argomento

- Advertisment -

Ultime notizie

Ultimi Video