mercoledì, Aprile 24, 2024
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La Giunta vara l’allargamento di via Montebello e il parcheggio di via Madonnina. Galleria chiusa fino a domani per lavori: caos in centro

Mini-tangenziale, si può fare

Chiude per lavori urgenti la galleria della tangenziale e a Lonato, dalle ore 13.30 di oggi alle 6 di domani mattina, il traffico tornerà a scorrere nel cuore del centro storico, con gli inevitabili, pesanti disagi. Si annuncia quindi un pomeriggio di passione per gli automobilisti, obbligati alle inevitabili code per l’attraversamento di Lonato, ma anche per i residenti e i commercianti di corso Garibaldi, costretti già a convivere tutti i giorni con i rumori, l’inquinamento e il traffico sempre piuttosto intenso. La chiusura della galleria di San Zeno, che è lunga 1640 metri, è stata annunciata ieri dalla società Serenissima, che ha in gestione la tangenziale di Lonato, per interventi indifferibili: in particolare, il rifacimento di un tratto di pavimentazione, il lavaggio delle pareti e il ripristino della segnaletica verticale, l’espurgo dei tombini, la pulizia generale della sede stradale con autoscope e la pulizia e sostituzione delle lampade di illuminazione. Domani il traffico in paese tornerà alla normalità, ma il blocco ripropone in maniera ancora più evidente il problema di un ripensamento generale della viabilità della cittadina. Su questo versante, però, l’anno appena iniziato si annuncia con alcune novità di rilievo, in particolare la definitiva sistemazione di via Montebello e la formazione del grande parcheggio di via Madonnina, all’ingresso della cittadina. I lavori sono già stati appaltati e dovrebbero cominciare entro l’estate. Mancano solo degli espropri dei terreni attraverso accordi bonari con la Fondazione Ugo da Como e la Parrocchia. Il costo complessivo delle opere viaggia sui 970 mila euro, circa 2 miliardi di vecchie lire. In particolare per via Montebello, la strada che scorre a sud del centro storico, parallelamente alla linea ferroviaria, si prevede un significativo allargamento della carreggiata che diventerà di 8 metri, marciapiedi laterali in sicurezza per i pedoni, innesti regolari. Per tutto questo sarà necessario abbattere il muraglione che confina con il campo di calcio del Centro giovanile dove gioca e si allena la società di calcio Feralpi. Proprietario del terreno è la parrocchia. Trattative sono in corso per la cessione e la ricostruzione arretrata dal muro di contenimento. «È un’opera di grande interesse – spiega il sindaco Perini – in grado di liberare corso Garibaldi dal traffico leggero e di ragionare attorno all’attuale assetto viario per rendere più vivibile l’intero centro cittadino. Lo stesso mercato settimanale potrebbe trovare una sua naturale espansione, in grado di rispettare le normative di sicurezza, lungo corso Garibaldi». Insomma, una volta in funzione la mini tangenziale di via Montebello – Borgo Clio può rilanciare progetti legati a una maggiore fruibilità per i lonatesi del loro paese. Progetto importante ma insufficiente se non fosse accompagnato dalla creazione di un parcheggio, il primo di quattro secondo le previsioni di Giunta, tra le vie Salmister e Madonnina. «Stiamo trattando con la Fondazione – continua il sindaco – per ottenere questo terreno. Da notare che il Tar ha annullato recentemente il decreto del Ministero dei Beni Culturali che vincolava questa e l’altra area situata a lato della ex statale 11, fra la strada stessa, via Borgo Clio e la via che porta al Lonatino. Speriamo che il parcheggio sia pronto per la prossima Fiera». Qui sarebbero creati 50 preziosi posti auto. Il decreto annullato dal Tar era stato adottato a febbraio del 2001 sulla scorta di una dettagliata relazione della Soprintendenza di Brescia. Questo decreto, estendendo il vincolo dalla zona della Fondazione da Como – che comprende la collina della Rocca Viscontea e l’area adiacente con la casa del Podestà – fin oltre il limite della ex statale, ai piedi della collina stessa, inglobando un vasto appezzamento agricolo, vietava qualsiasi intervento che potesse intaccare il carattere naturale del sito. In dettaglio si esponeva il divieto assoluto di modifica della situazione, addirittura impedendo la possibilità di effettuare scavi per interrare nella zona tubazioni di servizio. Contro la decisione avevano proposto ricorso al Tar di Brescia sia il Comune che la Provincia. Lo scorso 23 dicembre la sentenza ha annullato il decreto, riconoscendo l’esistenza del vizio di procedura evidenziato dai ricorrenti.

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