venerdì, Aprile 19, 2024
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«Alpi Eagles», dopo Roma, Napoli e Olbia progetta una linea per Basilea, aperta sul continente. Si punta anche sui cargo: tra poco i primi «Antonov»

Montichiari volerà in Europa

L’aeroporto D’Annunzio di Montichiari riprende quota, e con convinzione. La compagnia aerea veneziana «Alpi Eagles», infatti, con i suoi jet «Fokker 100», aprirà da lunedì i collegamenti tra Montichiari, Roma-Fiumicino e Napoli, per poi aggiungere lo scalo sardo di Olbia a partire dal 12 maggio. A dare l’annuncio ufficiale, anticipato dal nostro giornale nei giorni scorsi, sono stati i protagonisti dell’accordo: Fernando Sanson, presidente della Catullo spa (la società veronese che gestisce gli aeroporti del Garda, Villafranca e Montichiari) e Paolo Sinigaglia, presidente di Alpi Eagles (guida anche la finanziaria della Regione Veneto), presenti ieri alla conferenza stampa allestita nella sala imbarchi internazionali dello scalo monteclarense. Ma la novità non riguarda solo i due collegamenti giornalieri con Roma e quello singolo con Napoli (con coincidenze per la Sicilia). È stato infatti confermato anche il piano di agevolazioni per i viaggiatori che vorranno andare a New York e ad Atlanta, negli Stati Uniti (via Roma), oppure verso 32 capitali europee attraverso l’importante «hub» di Basilea proposto dalla Cross Air. «Come dire che da Brescia si impiegherà meno a decollare con un Fokker verso Basilea (città svizzera ai confini tra Francia e Germania) che in automobile (peggio ancora con treni e navette) verso l’hub (leggi aeroporto internazionale) della Malpensa». Naturalmente soddisfatti i due presidenti «per un accordo che dimostra come ci sta molto a cuore la crescita dell’aeroporto di Brescia-Montichiari, destinato a raggiungere in quattro anni (nel 2004) la quota di 500 mila passeggeri all’anno; un obiettivo che il Catullo di Verona-Villafranca ha ottenuto dopo 20 anni». Ma non di soli passeggeri si è parlato ieri: sul tavolo anche merci e cargo center. «Stiamo preparando un progetto preliminare per trasformare i vecchi hangar lasciati liberi dai militari in depositi per i voli cargo – ha rivelato Sanson -; e a dimostrazione del fatto che facciamo sul serio, già a fine mese sulle piste bresciane atterreranno due giganteschi Antonov 124 russi per prelevare materiale proveniente da Verona». Gli Antonov trasporteranno in Canada voluminose attrezzature prodotte dalla Riello utensili. E su Brescia-Montichiari opererà la compagnia bresciana Six Cargo. Sanson poi, a conferma dell’impegno alla crescita dello scalo bresciano ha annunciato la prossima nomina di un responsabile di promozione e di gestione per lo sviluppo e la ricerca di nuove fasce di mercato. Presenti alla vernice anche il presidente della Camera di commercio di Brescia, Franco Bettoni, l’assessore provinciale ai Trasporti Vigilio Bettinsoli (entrambi gli enti sono soci della Catullo spa), il presidente di Assoaeroporti Massimo Ferro, numerosi dirigenti dei due scali del Garda, il sindaco di Montichiari Gianantonio Rosa con l’assessore Elena Zanola. «Ci interessano lo sviluppo e la crescita di questo aeroporto – hanno sottolineato sia Bettoni sia Bettinsoli -, perchè l’attesa dei bresciani è enorme e davanti a noi sono spalancate le porte del mercato globale». Una dichiarazione di fiducia nei confronti dei veronesi ancora alle prese con dissidi interni. Il primo volo Alpi Eagles per Roma partirà alle 7.15 di lunedì; il secondo alle 18.30, mentre si decollerà per Napoli alle 10.40. Da Napoli le coincidenze per Palermo e Catania. Ed è già scattata una prima promozione, valida fino al 14 maggio, con tariffa scontata andata-ritorno a 199 mila lire sia per Roma sia per Napoli. La flotta Alpi Eagles è costituita da 8 Fokker 100, aeromobili dell’ultima generazione che consentono voli con bassa visibilità, dotati di 94 posti e capaci di offrire un buon comfort ai passeggeri. A margine dell’incontro sono emerse alcune indiscrezioni sulle eccellenti condizioni di salute della società Catullo che si accinge a chiudere il bilancio con un utile ante imposte di circa 10 miliardi; infine, si è diffusa la notizia che l’Enac è pronta a rilasciare la tanto attesa concessione di gestione totale: subito per un periodo di tre anni, in attesa poi di decidere l’ulteriore periodo (dai venti ai quarant’anni sulla base del piano finanziario).

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