venerdì, Marzo 29, 2024
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Il provvedimento a difesa del pudore sarà tradotto in inglese e in tedesco, affisso sulle pareti e distribuito in tutti i campeggi Il torso nudo in centro già vietato a Bardolino, Torri e Garda

Multe a chi gira scostumato

Malcostume, mancanza di buon senso. È maleducazione dilagante nei centri turistici del lago di Garda. Turisti irreprensibili, perfino intolleranti quando sono a casa loro, poi in vacanza si permettono di tutto. Gli amministratori pubblici, pressati dai residenti, devono così correre ai ripari per frenare il malcostume imperversante. Lo ha fatto il sindaco di Lazise con un’ordinanza che entrerà in vigore tra qualche giorno e che vieta di girare per il centro storico lacisiense a torso nudo o, peggio, in costume da bagno. «Una scelta maturata da diverso tempo», ammette Franceschini, «obbligata in un certo senso a seguito delle sollecitazioni degli abitanti e in particolare degli operatori commerciali che si lamentano per i troppi turisti in giro per le vie del centro storico e che entrano nei locali in abbigliamento decisamente da spiaggia. È una situazione poco edificante e c’è il pericolo di vedere compromessa l’immagine del nostro centro turistico». Lazise, come del resto Bardolino e Peschiera, hanno centri abitati contornati dalle attività ricettive all’aria aperta. Lì i turisti trascorrono le vacanze praticamente in costume da bagno dalla mattina alla sera dimenticando di vestirsi quando fanno il giretto in centro per il gelato, il mercato settimanale o la pizza. Ecco quindi l’ordinanza comunale con l’intento di portare un po’ più pudore all’interno della cinta muraria lacisiense. «Azione accompagnata da una precisa campagna di informazione», sottolinea il sindaco, «così da permettere a tutti di far proprie le nuove regole». L’ordinanza è in fase di traduzione sia in tedesco che in inglese, sarà esposta agli accessi del centro storico del capoluogo e pubblicizzata nei campeggi ma anche nei locali pubblici e negli alberghi. E sia chiaro, Lazise non scimmiotta il decalogo entrato in vigore in piazza San Marco a Venezia ma si allinea agli altri Comuni del basso lago che da anni hanno adottato norme precise in difesa del buon vivere civile, del decoro e della decenza. Bardolino è stato sicuramente uno dei primi comuni ad intervenire in questa direzione. «Questa ordinanza da noi è in vigore da diversi anni», ricorda il sindaco Armando Ferrari, «spesso viene dimenticata dai cittadini ma ci sono i vigili a ricordargliela con grande discrezione. Abbiamo dei casi sporadici», precisa il sindaco, «legati per lo più a chi ormeggia in porto il natante per scendere a prendere l’aperitivo o fare rapidi acquisti». Bardolino ha tutt’altri problemi. Quello in particolare di bloccare i fracassoni notturni che ora si cerca di risolvere, in via sperimentale, con un sistema di sbarre magnetiche di accesso al centro storico. A Peschiera invece da due anni vige il regolamento che vieta in tutti i luoghi pubblici e aperti al pubblico di tenere comportamenti che possono turbare la tranquillità o compromettere la sicurezza dei cittadini. Inoltre proibisce nel centro storico e nelle immediate adiacenze di sedersi sui gradini o per terra o comunque sostare per consumare colazioni al sacco. L’ordinanza che vieta di girare in abiti succinti esiste già anche a Garda e a Torri, anche se non sempre viene rispettata. Problema che non sembra esistere a Malcesine visto che non ci sono grossi campeggi. «Non conosco la realtà di Lazise», ammette il sindaco Giuseppe Lombardi, «ma comprendo bene quanto possa dare fastidio vedere gente girare nel centro storico mezza nuda».

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