venerdì, Aprile 19, 2024
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"Era una notte che piuoveva", "Civica raccolta del Disegno,collezione d'arte contemporanea", "Poi spuntò l'aba. Ed era il 25 aprile. La resistenza itaiana

Il MuSa di Salò inaugura in contemporanea 4 nuove mostre

Inaugurate al MuSa di Salò quattro nuove mostre che animeranno il museo per i prossimi mesi, intrecciando temi e artisti di diversa estrazione.

Il direttore del MuSa Giordano Bruno Guerri ha dichiarato: “A meno di un mese dalla chiusura della mostra ‘Da Giotto a de Chirico. I tesori nascosti’, curata da Vittorio Sgarbi, il MuSa intende dimostrare che la sua vitalità non è soltanto stagionale, ma che è al servizio dei cittadini, della cultura e della bellezza durante tutto l’anno, come deve essere.

”Con l’inaugurazione di quattro mostre e la presentazione del libro “Francesco Bissolotti reinterpreta Gasparo da Salò”, curato dal figlio Marco Vinicio Bissolotti, il MuSa estende e rafforza il proprio profilo di importante e innovativo contenitore culturale e pluridisciplinare, dopo la chiusura della mostra “Da Giotto a de Chirico. I tesori nascosti” a cura di Vittorio Sgarbi. Così il Sindaco di Salò, Gianpiero Cipani sottolinea il nuovo investimento in cultura e conoscenza, convinto che la strada intrapresa da poco tempo sia la migliore e la vincente, in termini culturali e di benefiche ricadute per la Città di Salò e l’intero territorio gardesano.

Il percorso espositivo si apre con la mostra dal titolo “Poi spuntò l’alba. Ed era il 25 aprile. La Resistenza italiana”, a cura di Roberto Chiarini e di Elena Pala, che illustra due categorie storiografiche: la Resistenza armata, nella quale giovani e indomiti antifascisti sfidarono con le armi il nemico e la Resistenza disarmata e civile, quella fatta di rinunce quotidiane e sofferenza. Un percorso lungo e difficile, che portò alla Liberazione e gettò le basi della rinascita democratica italiana.

Contemporaneamente rimane aperta la mostra “Il culto del duce” che rende possibile capire il principale mito dittatoriale contro il quale si battevano gli antifascisti.

Prosegue con la mostra di Gian Marco Montesano “Era una notte che pioveva”, nel quale il Maestro mette in scena il violento ricordo della Prima Guerra Mondiale. La Grande Guerra, agli occhi di Montesano, è un triste spettacolo di cui gli esseri umani si muovono tra trincee, filo spinato, fucili e vittime innocenti, spesso sullo sfondo di immagini sognanti del passato.

La mostra “Civica Raccolta del Disegno di Salò. Collezione d’arte contemporanea” è dedicata alle opere acquisite negli anni passati, integrata con nuovi materiali grafici di giovani artisti emergenti. La maggior parte delle opere rappresenta le diverse correnti artistiche che hanno caratterizzato il XX secolo, e fornisce una straordinaria panoramica della Civica Raccolta, una delle più importanti collezioni italiane di disegni contemporanei.

L’ultima mostra, “Ninfe”, a cura dell’artista salodiano Angelo Aime, anima l’ingresso del museo con cinque sculture in cotto patinato e gesso, eleganti e raffinate. La sesta, Ninfe, sarà collocata all’esterno dell’ingresso al museo, per accogliere i visitatori e congiungerli alla Città di Salò. Le opere, cariche di una particolare forza espressiva, rappresentano vari aspetti dell’umanità in modo delicato e intimo, ma che colpisce immediatamente il visitatore.

A coronare le inaugurazioni è stato presentato “Francesco Bissolotti reinterpreta Gasparo da Salò”, il libro curato dal figlio Marco Vinicio Bissolotti che racconta l’arte di uno dei massimi liutai contemporanei: alcuni degli straordinari capolavori raccontati nel volume sono esposti nella mostra “Gasparo nell’anima”, al MuSa.

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