sabato, Aprile 20, 2024
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Luogo ideale per le associazioni che danno una mano al paese

Neanche il temporale è riuscito a rovinare la festa al Mandracchio

Nemmeno il tempo incerto e ben due temporali sono riusciti a rovinare venerdì sera la festa allestita sull’isolotto del Mandracchio e voluta dalle Associazioni arilicensi per celebrare l’opera del Gruppo ecologico di Peschiera, che da tre anni si occupa del recupero e della manutenzione di questo lembo di terra all’esterno delle mura della Fortezza veneziana. Alpini, Protezione civile, Compagnia del Morbo, Remiera, Beato Andrea, Pro loco: il volontariato locale, coordinato dallo stesso Gep, ha scelto gli anni ’60 in musica per invitare la gente di Peschiera a ritrovarsi e ritrovare il proprio comune passato,in un’isolotto tanto caro ai ricordi della gioventù. Un’idea subito raccolta da quanti hanno voluto partecipare accettando la richiesta di presentarsi con un abbigliamento in tema, così come lo sono state le note della band che ha suonato rigorosamente dal vivo: gli ex Tornados Marco Attard e Luciano Benedetto Vallenari, rispettivamente voce solista e basso; Fabio Cobelli, Antonio Recchia e Diego Chiuppani ovvero batteria, chitarra e tastiere della Rugantino Band. Il primo violento acquazzone ha bagnato, verso le 20, i primi ospiti traghettati nel breve tragitto dalla riva del canale del Mincio all’isolotto con l’ausilio di imbarcazioni a remi; una ventina di minuti scrutando il cielo, e poi il via alla musica e alle danze. Ma proprio sul più bello della festa, la nuova, temuta «doccia fredda»: un secondo temporale ha, infatti costretto, gli improvvisati isolani a ripararsi sotto i grandi tendoni per circa tre quarti d’ora; fortunatamente anche questo secondo rovescio ha lasciato il posto alle prime stelle che facevano capolino nel cielo lasciato libero dalle nubi e la musica ha potuto riprendere a riscaldare l’atmosfera e gli animi. «È stata davvero una bella serata», ha commentato Attard, «grazie anche all’impeccabile organizzazione; penso che, leggi e regolamenti permettendo, l’isolotto dovrebbe poter essere utilizzato in questo modo e a favore delle associazioni di Peschiera: è un luogo di grande fascino e il poterlo raggiungere solo su queste piccole imbarcazioni lo rende unico». Giuditta Bolognesi

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