Sorprende la scortae segue la Via Crucis
Nel 2007 arrivò in bici
Relax con la famiglia e gli amici, partecipazione alla Via Crucis vivente di Castelletto e una mattinata di shopping nel centro di Mantova. È all’insegna della semplicità, come per un turista qualsiasi, la prima giornata a Torri del presidente della Repubblica Federale tedesca, Horst Koehler.Il sessantacinquenne numero uno della Germania ha trascorso le sue prime ore sul Garda con la moglie Eva, la figlia Ulrike, il figlio Jochen con la moglie e con in braccio la piccola Hellen, la nipotina di un anno, figlia di Jochen. Koehler ha confermato la semplicità dei gesti e la straordinaria disponibilità, che lo avevano contraddistinto nell’agosto scorso durante la sua prima visita a Torri quando, addirittura, era arrivato in bicicletta; e che lo confermano nei sondaggi come il «presidente più amato di sempre dal popolo tedesco».Venerdi sera, all’arrivo all’Hotel Gardesana e dinanzi ad un piatto di pasta condita con semplicissimo sugo di pomodoro e basilico, il presidente tedesco ha coccolato a lungo la piccola Hellen, dedicandosi da buon nonno alla sua unica nipotina. Oltre alla moglie Eva, alla figlia Ulrike e alla famiglia del figlio Jochen, a Torri è con loro una coppia di amici, i coniugi Bohn, che conoscono bene il Garda, e stanno accompagnando la famiglia presidenziale. Al «Gardesana», sul porto del paese, sono riservate una quindicina di stanze: oltre ad amici e familiari, vi è alloggiata anche la scorta.Tre Mercedes nere, oltre all’auto dei carabinieri di Torri che si alterna a quella di Malcesine, alla motovedetta di Peschiera e all’auto della Digos di Verona, costituiscono la «truppa» del leader tedesco. Il venerdi sera Koehler lo ha trascorso a Castelletto di Brenzone, dove ha partecipato alla Via Crucis vivente che, dal centro della frazione, si snoda attraverso un suggestivo itinerario tra mulattiere, acciottolati e oliveti, fino al borgo antico di Biaza, splendido balcone sulla costa del Baldo. La scenografia è davvero mozzafiato ed è particolarmente gradita.Il presidente ha impensierito la scorta perchè ha insistito per mischiarsi e partecipare come un turista al corteo della rappresentazione ad ambientazione romana con figuranti; così, al seguito del parroco e della Santa Croce, ha percorso a piedi tutte le stazioni. Si è anche concesso ai molti tedeschi che hanno voluto posare con lui per alcune foto e gli hanno chiesto autografi.«Prima della partecipazione alla processione», rivela il sindaco di Brenzone, Giacomo Simonelli, che ha parlato a lungo con lui, «Koehler ha chiesto di visitare la chiesa di Castelletto. Si è poi informato sul centro scolastico delle Piccole Suore della Sacra Famiglia e sul suo fondatore, il santo nato a Torri e vissuto a Castelletto,Giuseppe Nascimbeni. Ha poi voluto sapere la storia e le tradizioni di Brenzone». Il sindaco ha dato in dono un volume su Brenzone e una confezione di olio extravergine di oliva, col logo del Comune e prodotto a Campo, il borgo medievale che l’amministrazione sta tentando di ristrutturare.«La figlia Ulrike», prosegue il primo cittadino, «parla bene l’italiano e si è mostrata interessata alla nostra storia. Ci ha garantito che cercherà di tornare qui, per soggiornarvi, nei mesi prossimi».