Verrà intitolato a Maria Callas il palazzo civico di piazza Carducci
Nel nome della Callas
Verrà intitolato a Maria Callas il palazzo civico di piazza Carducci. La proposta è del sindaco della penisola Maurizio Ferrari che punta a rilanciare l’ex-palazzo municipale proprio come sede civica, ricavando all’ultimo piano una sala per le riunioni del Consiglio comunale oltre all’ufficio di rappresentanza del primo cittadino. Infatti sono in corso i lavori di ristrutturazione dell’edificio utilizzato negli ultimi anni come sede per mostre e manifestazioni culturali e poi chiuso per carenze riguardanti gli impianti e la sicurezza. «Abbiamo tenuto fede all’impegno di non cedere l’immobile perché era importante per l’Amministrazione mantenere una presenza concreta della municipalità anche dentro l’antico nucleo abitato», dice il sindaco. «Il Comune ha messo mano alla sua ristrutturazione. Il progetto in corso di realizzazione prevede interventi di consolidamento, di rifacimento delle solette, degli impianti, del tetto per un onere di 775.000 euro (circa 1.500 milioni) 155.000 dei quali sono stati finanziati attraverso un contributo della Regione Lombardia. I lavori sono in pieno svolgimento e l’Amministrazione spera possano essere conclusi prima del termine previsto così da inaugurare la struttura con una mostra dedicata a Maria Callas, alla quale verrà intitolato il palazzo civico. La Callas trascorse accanto al marito Giovan Battista Meneghini gli anni dal 1953 al 1959 nella villa denominata Callas, per riposare lontana dalle ribalte internazionali e dalla mondanità. Anche se saltuaria la sua frequentazione confermò l’affetto che la legava penisola dove scrisse: «Per poter godere di questo paradiso terrestre Titta e io abbiamo pensato di passare gli ultimi nostri giorni ed essere sepolti». Le vicissitudini della vita la portarono altrove non prima di aver incontrato in quegli anni sirmionesi artisti come Giuseppe Di Stefano, Mario Del Monaco, Franco Corelli, Luchino Visconti, Franco Zeffirelli e tanti altri. E non a caso Maria Callas nell’abitazione parigina confidò ad un amico pochi giorni prima della morte: «Ho tanta nostalgia di Sirmione»: «Ritengo importante ricordare la grande cantante che per lunghi anni visse a Sirmione e tanto amò la nostra penisola, dedicandole una struttura pubblica. L’occasione del restauro dell’ex municipio mi è parsa adatta a ricordare degnamente l’indimenticato soprano».