Deserta. Per la seconda volta consecutiva l'asta pubblica indetta dal Comune di Lonato per disfarsi di palazzo Carpaneda, il grande edificio collocato a fianco della basilica, in pieno centro storico, è andata buca. Nessun acquirente. Ora l'amministrazione comunale sarebbe intenzionata a ricorrere alla trattativa privata. «Non abbiamo ancora esaminato nel dettaglio l'operazione – sono le poche parole del sindaco morando perini, a commento del deludente risultato – complice il periodo delle ferie, ma penso che il percorso sarà quello della trattativa. Certo, nel contempo dovremo parlare con la Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali per i vari vincoli che gravano sull'edificio». È questo il punto dolente che probabilmente ha tenuto lontano i possibili acquirenti dall'asta. La vendita dell'immobile, infatti, non era totale, ma il Comune avrebbe trattenuto, per uso pubblico, alcune stanze poste al piano terreno e altre porzioni dell'edificio da destinare a spazi culturali, sale per riunioni, museo e altro. Il bando di gara prevedeva l'obbligo di ristrutturazione totale di palazzo Carpaneda, incluse le parti che sarebbero rimaste di proprietà del Comune e per le quali la società acquirente avrebbe dovuto sborsare un affitto annuale. Con la seconda asta pubblica, andata deserta, pur rimanendo invariati i valori di base di 612 mila euro, il canone di affitto era stato sensibilmente ridotto passando da 20 mila euro a soli 5 mila. Niente da fare lo stesso. Palazzo Carpaneda continua così, per ora, a fare brutta figura lungo via Tarello, vicino al Duomo, rimesso, invece, completamente a nuovo. Il tetto dell'edificio è ormai completamente crollato e le condizioni generali sono disastrose. All'interno si trovano, però, soffitti affrescati e ricchi di stucchi, specialmente al piano terra.