venerdì, Marzo 29, 2024
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A Ferrara di Monte Baldo sono caduti 120 centimetri di neve, a Novezza si è arrivati a un metro e mezzo

Neve: raggiunte le contrade isolate

«Sono i nostri angeli, sono sommersa dalla neve e loro sono venuti a liberarmi. Bravissimi». Flavia Birti, 54 anni, abita a Monte Cucco, una delle contrade rimaste isolate dall’eccezionale nevicata di questi giorni. I volontari della protezione civile comunale hanno lavorato per pulire la strada e scavare un camminamento che permette ai residenti di uscire di casa. Erano anni che lassù non cadeva tanta neve. «Ieri eravamo in una situazione disastrosa, c’era il sole ma lo strato aveva raggiunto un metro e 20 centimetri in paese e un metro e 50 a Novezza. Ci sono molte frazioni nelle quali vivono tre o quattro anziani e, con questo tempo, sono rimasti intrappolati», spiega Palmerino Lorenzi, responsabile del gruppo di protezione civile che, tra giovedì sera e ieri, ha lavorato per fronteggiare l’emergenza. Collaborando con Comune e Provincia, ha contribuito a mantenere l’asfalto praticabile, senza mai scordare chi, in questi casi, non usa certo le strade. «Abbiamo sempre contattato telefonicamente i nostri anziani», spiega Lorenzi. «Abitano ad Albaré, Meneghei, Cambrigar, Campedello, Pravazzar ma spesso, anche se stanno bene, non rispondono, per cui andiamo di persona a controllare». Hanno fatto così in varie occasioni, ma da tempo non accadeva che davanti a tante casette di sasso dovessero scavare sentieri per ricongiungerle alla strada. Da qui arrivano anche i rifornimenti, a cui provvede il sindaco Paolo Rossi, titolare dell’unico panificio del paese: «Alla spesa pensa il sindaco», dice Lorenzi. «Porta il pane e, se serve, anche altri generi alimentari». Insomma, in una piccola comunità tutti, in certi momenti, si rimboccano le maniche e si danno una mano: «Venerdì comunque», precisa Lorenzi, «anche gli addetti alla Protezione civile provinciale si sono interessati e sono venuti a chiederci se serviva aiuto. Ma siamo riusciti ad arrangiarci». E’ stato un «tour de force». Tra neve, vento, e temperature da brivido l’altro ieri hanno lavorato dalle 5 alle 22 e, nei giorni precedenti, non hanno mai staccato prima dell’una di notte. Armando Lorenzini, assessore alla protezione civile in Comunità montana, e il geometra Antonio Riolfi della protezione civile della Provincia sono saliti a controllare. «Venerdì, mentre nevicava, abbiamo fatto un sopralluogo per vedere se i volontari avevano bisogno di aiuto», spiega Lorenzini. «Hanno garantito di potercela fare da soli, ma ne abbiamo approfittato per ricordare che, come chiesto dal 118, la Provincia ha messo a disposizione, nelle scorse notti, tre fuoristrada, di cui uno ha presidiato l’ospedale di Caprino, con un medico e un infermiere pronti a intervenire dappertutto in caso di emergenza». Il gruppo di protezione civile comunale di Ferrara, che conta trenta volontari, ha uno «zoccolo» durissimo. Da anni i volontari operano incessantemente su una montagna che amano, ma che li costringe spesso a scendere in prima linea. «E’ uno dei venticinque migliori gruppi della provincia», conclude Lorenzini.

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