giovedì, Marzo 28, 2024
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Un’interrogazione del consigliere provinciale D’Arienzo riapre la discussione sull’ipotesi di tracciato a pagamento.
Il sindaco Bernardi è contrario: «Il traffico si scaricherebbe sui nostri paesi»

No alla superstrada a pedaggio

Il consigliere provinciale Vincenzo D'Arienzo torna sul tema della futura trasformazione delle tangenziali e varianti alle principali arterie stradali in strade a pagamento. È questo, infatti, l'argomento dell'interrogazione a risposta verbale indirizzata al presidente della Provincia Elio Mosele; e che ha per oggetto in particolare la regionale 450, ovvero il tratto di collegamento tra la rotonda di Cavalcaselle, frazione di Castelnuovo del Garda, e il casello di Affi dell'autostrada del Brennero.«Sono venuto informalmente a conoscenza – scrive D'Arienzo – che vari soggetti» che fanno riferimento «al settore della progettazione e degli investimenti immobiliari, starebbero svolgendo studi, ricerche e altro necessario per formulare eventualmente una proposta di project financing (operazione di finanziamento di opere di pubblica utilità con cui uno o più soggetti propongono a una Pubblica amministrazione di finanziare, eseguire e gestire un'opera pubblica, il cui progetto è stato già approvato, in cambio degli utili che deriveranno dai flussi di cassa, ndr) alla Regione concernente la strada regionale in oggetto».«In pratica l'idea su cui si starebbe lavorando è quella di riqualificare la Sr 450 Affi-Castelnuovo per trasformarla a pedaggio, assumerne la guida in concessione e realizzare dei collegamenti con la regionale 249 (Gardesana orientale) nonché una nuova di collegamento tra la parte terminale ad Affi e l'area del Comune di Torri del Benaco. Si tratta di progetti in ordine ai quali, peraltro, si discute da tempo».A sostegno della tesi, il consigliere provinciale sottolinea come il programma triennale di Veneto Strade Spa, recentemente approvato dalla Regione, veda inserito al numero 366 «un investimento di 25 milioni di euro per il “sistema di collegamento tra Autobrennero e Sr 249” che ricalca più o meno la proposta di cui si parla». «Di conseguenza appare chiaro che alla cosa sia interessata la stessa Regione del Veneto, per la quale potrebbe non fare nessuna differenza se l'obiettivo fosse realizzato direttamente o da altri in concessione».«Per favorire in anticipo la doverosa riflessione in merito – conclude D'Arienzo – chiedo se la Provincia sia a conoscenza del progetto in questione e, in ogni caso, quali iniziative intenda assumere, in accordo con i Comuni interessati, rispetto alla prospettiva comunque in essere e se non ritenga necessario avviare tempestivamente quanto di propria competenza per redigere uno studio di fattibilità con cui valutare gli scenari futuri, comprese le imprescindibili compensazioni territoriali».Una proposta condivisa da Maurizio Bernardi, sindaco di Castelnuovo del Garda, il Comune del Basso lago più interessato dalle trasformazioni viabilistiche. «Scelte progettuali così importanti dovrebbero senz'altro essere condivise. Un tavolo istituzionale allargato gli enti locali sarebbe quanto mai auspicabile e in questo senso sono certo che la Provincia può giocare un ruolo più incisivo rispetto ai singoli Comuni».Ben diversa l'opinione su una futura viabilità dell'area gardesana completamente a pagamento. «Un'idea cui resto fortemente contrario: queste tangenziali sono, di fatto, dei bypass dei centri abitati; metterle a pagamento porterebbe all'interno delle strade comunali un traffico troppo impegnativo. E se questo dovesse poi significare il dover costruire ancora altre vie di comunicazione per lasciarle senza pedaggio allora le perplessità aumentano: una cosa è trovare le risorse per garantire la manutenzione delle strade, altro é pensare di caricare ulteriormente il nostro territorio di infrastrutture».«Forse è giunto il momento – conclude Bernardi – di valutare seriamente altri tipi di trasporto: per esempio continuiamo ad usare poco la ferrovia, che potrebbe essere di grande aiuto su tutto l'asse Verona-Brescia, ormai simile ad un'unica grande area metropolitana».

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