venerdì, Aprile 19, 2024
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Dopo il blitz dei Nas negli stabilimenti balneari. Perinelli aggiunge: «E ci sono spiagge fuorilegge»

Noleggiatori seccati: «Troppi gli abusivi»

Nei giorni scorsi i Nas di Brescia, nell’àmbito di una vasta operazione compiuta in tutta Italia, hanno controllato una decina di stabilimenti balneari sulla sponda bresciana del Garda. I particolari dell’operazione sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Brescia. Il blitz degli uomini del Nucleo Antisofisticazioni ha portato alla chiusura di uno stabilimento nella zona del centro lago per «gravi inadempienze». Pare che, oltre a violazioni in materia igneico-sanitaria, nella struttura non fosse presente il prescritto bagnino addetto al salvamento. Altri stabilimenti sarebbero stati, invece, trovati senza alcune autorizzazioni. Il velo sollevato sul settore ha fatto venire alla luce, però, altri problemi che investono per certi versi le pubbliche amministrazioni e gli organi di controllo. Questo almeno è il severo il giudizio di Alberto Perinelli, presidente dell’Associazione Noleggiatori del Garda, che se la prende in particolare «con le autorità competenti che mancano di vigilare ed imporre le prescrizioni di legge in certe aree a lago». Perinelli punta l’indice, innanzitutto, sul fenomeno dell’abusivismo, sempre più diffuso, di noleggiatori di natanti «privi di regolari permessi e certificati di idoneità delle proprie barche». Infatti, i natanti utilizzati per il noleggio o il trasporto debbono, per legge, sottostare a delle visite tecniche periodiche che ne garantiscono la navigabilità e, di conseguenza, la sicurezza per i passeggeri. A lato di questo problema, però, il presidente dell’Assonoleggiatori, ne solleva un altro, forse più grave se dovessero risultare attendibili: quello delle condizioni di sicurezza di alcune spiagge aperte al pubblico. «Vi sono aree attrezzate, di proprietà del demanio e ora passate ai Comuni, che non possiedono certi parametri di sicurezza o di igiene. Per esempio, come si può tenere un solo servizio igienico o uno spogliatoio quando vi sono anche mille bagnanti? E ancora, alcune zone non hanno nemmeno la presenza di un bagnino. Io stesso – continua Perinelli – esercito l’attività di noleggio in una spiaggia, ma non posso essere ritenuto responsabile dell’area per interventi di salvataggio per i bagnanti». Sulla costa bresciana, da punta Grò di Sirmione a capo Reamol di Limone esistono circa 25 stabilimenti. Sotto l’aspetto sanitario si occupa l’Asl di Brescia: Finora, a quanto pare, non ci sono stati problemi.

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