sabato, Aprile 20, 2024
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Manca solo la delibera ufficialmente firmata dal sindaco di Torri, Alberto Vedovelli, ma ormai i giochi sono fatti: Marcello Rizzi è il nuovo responsabile per la Protezione civile comunale.

Nominato il responsabile della Protezione Civile

Manca solo la delibera ufficialmente firmata dal sindaco di Torri, Alberto Vedovelli, ma ormai i giochi sono fatti: Marcello Rizzi è il nuovo responsabile per la Protezione civile comunale. A dame l’annuncio è lo stesso primo cittadino: “A giorni, il responsabile amministrativo Domenico Tenca emetterà l’apposita delibera e sarà ufficiale. In pratica però, la nuova Protezione civile comunale è a tutti gli effetti attiva”. Per Marcelle Rizzi, giovanissimo ex consigliere comunale di minoranza nella scorsa legislatura, poi dissociatesi e rimasto all’opposizione da indipendente, ed ex consigliere della Comunità montana del Baldo, è un incarico “di rilievo” come lui stesso commenta, ma che non lo “spaventa”. Infatti, negli anni scorsi, ha collaborato attivamente proprio in seno alla Comunità montana, per rendere operativo il progetto di protezione civile sovracomunale, cioè per tutta l’area di appartenenza del Garda-Baldo.Tanto per cominciare, il trentaduenne ha già suddiviso in due tronconi la Protezione civile di Torri, nominando due coordinatori tecnici. “Dino Sasso”, illustra Rizzi “si occuperà degli interventi nautici. E’ infatti istruttore di sub ed ha con sé sette ragazzi pronti ad intervenire”. Per quanto riguarda invece gli interventi a terra, che poi sono numericamente i più importanti, Rizzi ha richiamato in attività Ivano Salaorni, “vecchia conoscenza” nell’ambito della protezione civile, in quanto già responsabile dell’ormai scomparso gruppo della protezione civile della Croce Bianca.E proprio però col passato, il nuovo responsabile della protezione civile, nulla vuole avere a che spartire. “Prima di queste due nomine”, spiega Marcelle Rizzi “abbiamo fatto riunioni congiunte col sindaco ed i due coordinatori tecnici dei rispettivi nuclei operativi, in modo da chiarire subito il lavoro da svolgere ed il modo con cui lo stesso debba essere effettuato. Solo così si potrà essere in grado di fronteggiare i compiti senza polemiche o dubbi operativi”. Il riferimento è ovviamente alla situazione di sbando a cui, alla fine, era giunta la protezione civile che operava in seno alla Croce bianca, ma per conto del Comune di Torri, prima che quest’ultimo si dotasse di un proprio gruppo. Per ora, sono ventisei gli iscritti al Gruppo vo-lontari della Protezione civile comunale, di cui una decina sempre reperibili ed in grado di rispondere alle eventuali urgenze. “Per essere davvero operativi”, conclude però Rizzi “la condizione essenziale è che il Comune ci dia un mezzo, anche usato, per poter intervenire. Un auto o un fuoristrada quattro per quattro infatti, serve per raggiungere le varie zone impervie e i boschi. Senza questo, non si può partire. Inoltre, pian piano dovrebbe arrivare anche tutto il resto dell’equipaggiamento, perché ormai, ereditato dalla protezione civile precedente, c’è davvero poco o nulla. Il gruppo dei subacquei ad esempio, per il momento può agire solo con i propri mezzi personali, e questo non è obiettivamente da pretendere dai volontari”.Il Gruppo è già iscritto agli elenchi regionali della protezione civile e i volontari, che per la maggior parte già erano agli ordini di Salaorni, avevano già spesso dimostrato la loro competenza in vari interventi anti incendio boschivo, che sono poi i più richiesti nella zona lacustre e pedebaldense nel periodo estivo. Assicurazioni sono giunte dal sindaco in merito all’acquisto del mezzo richiesto dalla Protezione civile che, conclude Rizzi, “sarà strettamente collegata a quella di Malcesine, diretta da Gianfranco Prandini, e a quella sovracomunale Comunità montana del Baldo”.Il debutto ufficiale per il nuovo Gruppo di Torri è previsto per oggi e domani all’ottava Giornata ecologica baldense. L’appuntamento è organizzato proprio dalla Comunità montana del Baldo, in collaborazione con vari enti ed associazioni, ed ha lo scopo di ripulire, nei territori di Brenzone, Costermano, San Zeno e Torri, le aree degradate e quant’altro necessiti di interventi di questo genere. Gerardo Musuraca

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